Quando avviene un fermo amministrativo auto e come toglierlo

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fermo amministrativo auto

Tutti coloro che possiedono una vettura sanno dell’esistenza del fermo amministrativo auto, ovvero della decisione presa da un ente o un’amministrazione con cui si procede a bloccare un bene che appartiene al debitore.

Quando, nello specifico, si parla di fermo amministrativo auto, il bene viene iscritto al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e l’amministrazione può decidere per il fermo. Non è vero dunque che con il fermo amministrativo auto si può circolare e, in caso di questa misura, il proprietario dell’auto non potrà nemmeno venderla.

Come vedremo, il fermo amministrativo auto può essere deciso in base a diverse cause che comprendono il mancato pagamento di tasse o multe comminate per via di una violazione del Codice della Strada. Ma il fermo amministrativo auto quando avviene esattamente?

Fermo amministrativo auto: di che cosa si tratta

Per fermo amministrativo auto si intende, comunemente, un atto che viene richiesto da amministrazioni o altri enti competenti come potrebbero essere le regioni. In determinate situazioni l’ente richiede agli addetti della riscossione crediti di procedere al blocco di un bene di proprietà di un debitore che risulti essere stato iscritto nei pubblici registri. Il fermo amministrativo auto, o di un altro bene, riguarda quindi potenzialmente i debitori nei confronti dello Stato o di altri organi amministrativi.

In sostanza, con il fermo amministrativo auto si ha un’iscrizione del provvedimento nel PRA. Ancora una volta, quindi, è assolutamente falso che con il fermo amministrativo auto si può circolare. Il mezzo potrà, infatti, essere nuovamente utilizzato solo dopo che il proprietario avrà provveduto a saldare i suoi debiti.

Fermo amministrativo auto quando avviene: cosa sapere

Il fermo amministrativo auto viene solitamente predisposto solo quando qualcuno ha contratto un debito non onorato con l’erario. Il primo step, prima del fermo amministrativo auto, consiste nell’invio da parte dell’ente predisposto alla riscossione del credito di una cartella esattoriale. Una volta ricevuta, il debitore avrà massimo due mesi di tempo per provvedere al pagamento del debito.

Per evitare il fermo amministrativo auto, il debitore potrebbe anche richiedere la rateizzazione dell’importo del debito o intentare un ricorso finalizzato all’annullamento del provvedimento. Qualora il debito contratto fosse inferiore a quota mille euro, il debitore avrà quattro mesi per cercare una conciliazione, evitando così di incorrere in eventuali azioni dell’Agenzia delle Entrate. Prima di eseguire il fermo amministrativo auto vero e proprio, l’Agenzia delle Entrate è comunque chiamata ad avvisare il debitore del provvedimento a suo carico.

Decorso un mese dalla notifica, se il debito restasse tale, l’amministrazione potrebbe quindi procedere al fermo amministrativo auto intestata al debitore. Per capire il fermo amministrativo auto quando avviene, si tenga presente che si rischia l’iscrizione al PRA anche solo per il mancato pagamento del bollo auto.

Fermo amministrativo auto come toglierlo

Ma in che modo è possibile togliere il fermo amministrativo auto? Cominciamo con il dire che, dopo la notifica, il contribuente ha comunque a disposizione 30 giorni di tempo per provare a dimostrare che l’auto sia necessaria per lo svolgimento della sua attività lavorativa. In questo caso, non potrà avvenire l’iscrizione al PRA.

Inoltre, un fermo amministrativo auto che avvenga in assenza delle due notifiche inviate al debitore dovrà essere considerato non legittimo. Nello specifico, nel preavviso dovrà essere specificata la cifra e la natura del debito e l’anno in cui il debito è stato contratto. Per capire il fermo amministrativo auto come toglierlo dobbiamo considerare che le procedure per la cancellazione sono diverse a seconda che si parli di un fermo avvenuto prima o dopo il 1° gennaio 2020.

Per una cancellazione del fermo dopo tale data, il proprietario della vettura dovrà semplicemente pagare il suo debito. In questo caso la cancellazione verrà emessa con notifica via telematica direttamente dal concessionario della riscossione. In caso di fermo amministrativo auto precedente al 1° gennaio 2020, il debitore dovrà presentare la richiesta di cancellazione presso uno degli uffici provinciale del PRA e poi inviare una PEC con il pagamento di 32 euro di imposta di bollo.

Fermo amministrativo auto: si può sospendere?

Dopo aver visto il fermo amministrativo auto quando avviene, ci soffermeremo ora sulle modalità di sospensione. Anche in questo caso esiste una nuova normativa a partire dall’ottobre 2020 e che riguarda tutti i provvedimenti di sospensione del fermo amministrativo auto emessi a partire dal gennaio 2020.

Anche la sospensione non richiede il pagamento del bollo da parte del debitore in quanto avviene tutto in modo automatico. In caso di una sospensione precedente a livello temporale al gennaio 2020, si dovrà procedere secondo le vecchie modalità inviando una PEC al PRA e pagando, anche in questo caso, l’imposta di bollo.

Nel caso invece in cui, si riuscisse a dimostrare che il provvedimento di fermo amministrativo auto fosse illegittimo, allora si potrebbe ipotizzare di fare ricorso. E’ il caso, ad esempio, della mancata notifica della cartella di pagamento o della mancanza del preavviso di fermo.

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