Frequenza 4g: lo spettro di frequenze in Italia

In Internet e telefonia

Di questi tempi è abbastanza facile sentir parlare di 4g e 5g in merito alla possibilità di collegarsi a internet. Il termine banda di frequenza viene utilizzato nella nostra vita di tutti i giorni ed è ormai abitudine sentir parlare di frequenza 4g. Quando parliamo di “banda” di frequenze facciamo riferimento a un gruppo di frequenze consecutive che hanno caratteristiche radio simili. Ogni gruppo di frequenza ha delle sue caratteristiche proprie in materia di propagazione e variazione di ampiezza. Solo per fare un esempio concreto le onde FM consentono di trasportare segnali a distanza breve mantenendo però una qualità molto buona e senza necessità di apparecchiature particolari per il trasmettitore. Nella telefonia mobile a seconda del tipo di onde da trasmettere vengono utilizzate frequenze diverse. Ad esempio la banda da 900 MHz si adatta molto bene alla voce della telefonia mobile in quanto la penetrazione delle onde negli edifici è possibile anche senza trasmettitori molto potenti.

Frequenze 4g Italia: cosa sapere

Se parliamo di frequenza 4g allora dobbiamo dire che la banda 800 MHz è anche chiamata LTE ed è dedicata al 4g lte. Le sue caratteristiche consentono al segnale di penetrare negli edifici senza problemi. Non solo, questa frequenza 4g lte offre anche un buon rapporto larghezza di banca/velocità che si adatta bene ai segnali dati e con una velocità molto interessante. Abbiamo poi la banda da 2600 MHz, una banda utilizzata per il 4g Lte avanzato. Questa frequenza 4g non è presente in qualsiasi luogo ma è sempre più presente nelle stazioni radio. L’obiettivo è quello di alleggerire la banda di frequenza 4g a 800 MHz in quanto il numero di utenti 4g si è moltiplicato negli ultimi anni grazie al calo generalizzato dei prezzi. La banda a 700 MHz è molto rara e si trova quasi esclusivamente sulle antenne a relè installate in zone industriali. Questa frequenza allevia le altre bande che trasportano il 4g e infatti alcune grandi aziende hanno già iniziato a installare una rete secondaria privata dedicata a determinati servizi sulla banda dei 700 MHz. Si tenga conto che tutti i dispositivi mobili 4g dell’azienda in questi casi sono predisposti per connettersi senza problemi a questa banda quando si trovano negli spazi aziendali. Ne consegue che ci si vedrà sempre garantita una elevata qualità di servizio senza subire impatti da altri utenti che utilizzano un’altra frequenza 4g.

4g frequenze: la banda larga

Parlando di frequenza 4g è il caso anche di parlare del cosiddetto principio della banda larga. Secondo questo principio tutto quello che viene trasportato sul nastro viene poi catturato e amplificato. L’amplificatore 4g/GSM non fa differenze di operatore ma trasporta il segnale dove serve. Ne consegue che tutti i segnali 2g, 3g e 4g vengono riamplificati. Se l’operatore scelto trasmette GSM e 3g UMTS sulla stessa banda, un amplificatore GSM con banda a 900 MHZ riuscirà a riamplificare entrambi i segnali. Non solo, tutti gli operatori presenti sulla banda vengono riamplificati. Questo significa che, se ci si trova in una località dove diversi operatori utilizzano la stessa banda, allora il ripetitore della banda riamplificherà tutti gli operatori senza distinzione alcuna. Inoltre non ci sarà alcuna restrizione sul numero degli utenti o sulla velocità di trasmissione dati mobile disponibile. Infine, il ripetitore a frequenza 4g si limita a riprodurre il segnale. Dal punto di vista della velocità quindi il ripetitore permette le stesse prestazioni della stazione base.

4g frequenze: le bande di frequenza 3g, 4g lte e 5g

I diversi servizi di telefonia mobile oggi disponibili, 3g, 4g lte e 5g, utilizzano frequenze radio diverse dello spettro elettromagnetico sulla base dei servizi messi a disposizione. Il 3g utilizza la banda da 900 MHz e 2100 MHz mentre la frequenza 4g lte viaggia su frequenze da 800 Mhz, 1800 MHz e 2600 Mhz. La rete Lte advanced utilizza la banda da 1500 Mhz mentre il 5g è ancora in fase di definizione ma dovrebbe ottenere lo spettro tra i 3,4 e i 3,8 Mhz e le bande tra 24 e 28 gigahertz. Quando si passa da una generazione all’altra si assiste a una crescita molto sensibile della frequenza dello spettro elettromagnetico. Ne consegue che lo scambio dei dati aumenterà di velocità ma si ridurrà nel contempo l’area coperta all’aumentare della frequenza di esercizio. Detto in altre parole sarà necessario un maggior numero di antenne e ripetitori per coprire però la stessa porzione di territorio.

Insomma, negli ultimi anni lo spettro elettromagnetico si è sempre più riempito al punto da essere quasi vicino alla completa saturazione a causa delle tecnologie di telecomunicazione nate a partire degli anni Ottanta del XX secolo. Oggi notiamo che diverse tecnologie condividono la stessa frequenza con il rischio costante di possibili interferenze. Si pensi ad esempio alle interferenze del telefono senza fili sul Wi-Fi. La frequenza 4g comunque non è stata scelta a caso. La scelta delle bande di frequenza non è casuale e le frequenze radio sono caratterizzate da alcune specifiche peculiarità che le rendono perfette per alcuni servizi e inadatte ad altri. Parlando di frequenze 4g Italia si tenga a mente che, al crescere della frequenza dell’onda radio, aumenta anche la banda dati disponibile ma diminuisce in parallelo la distanza coperta dal segnale.

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