Caldaie a norma: che cosa prevede la legge

In Luce e gas

Quando si parla di caldaie si può sempre rischiare di fare un po' di confusione, dal momento che fino a pochi anni fa esistevano solo le caldaie tradizionali, quindi non si presentava il problema della tipologia di caldaia da acquistare e installare, se non relativamente al modello di queste (scegliendo, tra le varie a disposizione, di numerose marche, quale poteva meglio rispondere alle proprie differenti esigenze). Adesso invece, nel 2020, si presentano due principali tipologie di caldaie, ovvero quelle tradizionali e quelle a condensazione, e il numero di coloro che stanno scegliendo di passare a queste ultime, abbandonando il modello di caldaia tradizionale, sta continuando ad aumentare, senza contare ovviamente gli obblighi di legge che prevedono man mano la sostituzione delle vecchie caldaie, magari poco funzionanti o che non rispondono alla regole vigenti sulle caldaie a norma, con il tipo nuovo e moderno a condensazione. Se un interrogativo molto importante che in molti si pongono è relativo al controllo caldaia ogni quanto per legge va effettuato, possiamo confermare che questo va fatto all’incirca una volta all’anno, al fine di avere sempre sotto controllo il suo buon funzionamento, e questa (ovvero la caldaia) va sostituita all’incirca ogni 10-15 anni, quando inizia a presentare malfunzionamenti. Il controllo annuale, è importante, va effettuato nel caso di impianti termici con potenza superiore al 100 kW qualora questi fossero alimentati con combustibile solido oppure liquido, mentre con un impianto della medesima potenza ma alimentati a gpl, metano o gas occorre effettuare il controllo, al fine di avere la caldaia a norma, ogni 2 anni. Discorso diverso si applica agli impianti con una potenza compresa tra 10 e 100 Kw: in questo caso, sapere la revisione caldaia ogni quanto va fatta rispetto agli impianti con potenza maggiore è molto importante, dal momento che qui i tempi si allungano, e passano a 2 anni per gli impianti a combustibile solido o liquido, e a 4 anni per gli impianti a gpl, gas o metano.

Il controllo fumi caldaia ogni quanto va effettuato per una caldaia funzionante? E la revisione caldaia ogni quanto va eseguita?

Come abbiamo anticipato, le tempistiche possono variare a seconda della potenza della caldaia, e la tipologia di alimentazione, ed è importante rispettarle al fine di avere caldaie a norma all’interno della propria abitazione che presentano un corretto funzionamento. Il 2020 è un anno di svolta per il controllo delle caldaie, e per la loro sostituzione, in quanto stanno venendo eseguiti controlli molto più ravvicinati e approfonditi sulle caldaie presenti nelle abitazioni dei privati, con la sostituzione delle vecchie caldaie, le quali magari presentano taluni problemi legati al malfunzionamento del sistema interno o che hanno un numero già consistente di anni di servizio, con i modelli nuovi e funzionanti a condensazione. La Direttiva 2009/29/CE, valida dal 2013 sino a fine 2020, presenta delle importanti disposizioni relative alla riduzione delle emissioni nocive e tossiche relative al gas serra e della quota di energia prodotta da fonti combustibili, con la progressiva sostituzione di questa energia con quella prodotta da fonti rinnovabili (innalzandola del 20% rispetto al passato). In tal modo, oltre a fare del bene all’ambiente, con le caldaie a norma si potrà riscontrare anche un importante risparmio energetico, riscontrabile in una riduzione della spesa presente sulla bolletta finale che si riceverà per i propri consumi.

Dopo aver capito il controllo fumi caldaia ogni quanto va fatto, cosa si deve sapere?

E’ importante essere a conoscenza del fatto che la gran parte de generatori di calore che vengono impiegati nelle case dei privati appartengono a una generazione passata di caldaie, ormai non più commercializzate e installate. Quindi, se ne avete ancora di tradizionali in casa e funzionano correttamente (ottenendo la certificazione che sono caldaie a norma), potete utilizzarle sino a quando il vostro amministratore e di condominio darà la comunicazione ufficiale della sostituzione delle caldaie con quelle nuove a condensazione, oppure se volete potete sostituirle voi in autonomia, chiedendo ovviamente l’intervento di un tecnico specializzato, qualora desideraste. Dopo aver capito il controllo fumi caldaia ogni quanto va eseguita, il controllo caldaia ogni quanto per legge, e la revisione caldaia ogni quanto va fatte, è opportuno spendere due parole anche per quanto riguarda le detrazioni fiscali delle quali si può beneficiare, decidendo si sostituire la caldaia tradizionale con la moderna caldaia a condensazione, Le principali detrazioni fanno riferimento alla riqualificazione energetica (con una detrazione dall’Irpef del 65& relativamente alle operazioni e interventi volti a aumentare e migliorare l’efficienza in termini energetici a livello abitativo, e alla ristrutturazione edilizia (con una detrazione dall’Irpef del 50% relativamente a operazioni per il recupero del patrimonio a livello edile).

Il risparmio, rispettando il controllo caldaia ogni quanto per legge, e scegliendo di sostituire la vecchia caldaia tradizionale con le caldaie a norma come quelle a condensazione, può essere molto interessante sulla spesa finale che si riscontrerà sulla bolletta, quindi se avete intenzione di cambiare la caldaia non perdete tempo e approfittate degli sconti e delle detrazioni fisali applicate sulle nuove e valide caldaie che andranno progressivamente a sostituire quelle antiquate di tipo tradizionale!

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