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Può capitare anche diverse volte nel corso della vita di doversi trovare a richiedere un cambio di intestatario luce e gas. Di solito il cambio intestatario luce e gas viene eseguito quando si cambia abitazione e può essere di due tipi diversi a seconda che si debba attivare una nuova fornitura intestata al nuovo cliente o se si voglia invece modificare l’intestazione del contratto mantenendo così la fornitura attiva. Nel primo caso si parla di un subentro, nel secondo invece di voltura. E’ bene sapere in che modo comportarsi a seconda delle situazioni così da non andare incontro a brutte sorprese e non farsi trovare impreparati. Di norma quando il contatore è attivo e si deve cambiare intestatario bollette si esegue una voltura e quando il contatore è stato disattivato dal precedente inquilino bisognerà richiedere un subentro.
Il consiglio quando si pensa di richiedere il cambio intestatario luce e gas è quello di calcolare bene i tempi per l’invio della richiesta al fornitore così da non trovarsi senza luce dopo il trasloco definitivo. I tempi tecnici per la voltura sono di 4 giorni dalla richiesta del cliente mentre per il subentro luce saranno necessari 7 giorni lavorativi (12 per il subentro gas). In caso di ritardi del fornitore nel cambio intestatario luce e gas l’Autorità prevede un indennizzo a favore del cliente di 35€ se il ritardo supera il doppio del tempo previsto e di 70€ per il triplo. Per quanto riguarda il gas, il cliente in caso di ritardo avrà diritto solo a 30€ di rimborso automatico in quanto la responsabilità sarà da addossare interamente al distributore. Per richiedere un cambio intestatario luce e gas ci si dovrà prima assicurare di avere a disposizione alcuni dati come il codice fiscale, la carta d’identità dell’intestatario, un recapito telefonico e l’indirizzo.
Non solo, sia per la voltura che per il subentro sarà necessario avere anche il codice POD per la luce e il PDR per il gas e l’autolettura del contatore. Insomma, per non fare confusione quando si parla di cambio intestatario luce e gas occorre per prima cosa capire se si ha bisogno di un subentro o di una voltura. Nel caso del subentro sarà il nuovo cliente ad attivare la fornitura dopo un periodo nel quale il contatore era stato disattivato dal vecchio intestatario. Con la voltura invece si cambierà l’intestatario del contratto ma senza mai interrompere l’erogazione di luce e gas. Dopo aver deciso che tipo di operazione richiedere basterà contattare l’assistenza clienti del fornitore scelto e fornire tutti i dati richiesti. Insomma, cambiare l’intestatario bollette luce e gas non è una operazione difficile e il servizio clienti del fornitore potrà dare tutte le informazioni del caso in qualsiasi momento.
Se si parla di cambio intestatario luce e gas, e quindi di voltura, bisogna sapere che i costi variano anche a seconda della tipologia di contratto sottoscritta. Per quanto riguarda i costi di voltura con la maggior tutela bisogna sapere che questi costi vengono decisi nel dettaglio dall’Arera e consistono in 16 euro di imposta di bollo, 25,81 euro per oneri amministrativi (più IVA al 22%), 23 euro di contributo fisso (IVA al 22%). Se si parla invece del mercato libero il costo del cambio intestatario luce e gas comprende il contributo fisso di 25,81 euro per oneri amministrativi e una quota di servizio che viene determinata dal fornitore. Inoltre il fornitore del libero mercato può anche richiedere il pagamento dell’imposta di bollo o il versamento di un deposito cauzionale. Chi volesse, oltre al cambio intestatario luce e gas, anche richiedere un aumento della potenza contrattuale, potrà farlo pagando un corrispettivo. Per cambiare intestatario bollette luce e gas comunque sarà sempre necessario avere una vecchia bolletta del precedente inquilino per ricavare dati come codice POD o PDR, i suoi dati anagrafici e la potenza impegnata in kW.
Qualora il vecchio inquilino fosse moroso, e non avesse quindi pagato le ultime bollette, bisogna sapere che non si sarà tenuti a pagare il debito pregresso per intestare il contatore a proprio nome. Questo significa che la morosità non si trasmetterà al nuovo inquilino. Per mettersi al riparo da ogni possibile problematica prima di eseguire il cambio intestatario luce e gas il consiglio è quello di richiedere una dichiarazione di estraneità con cui si dimostri la mancanza di vincoli familiari con l’inquilino moroso. Tale dichiarazione andrà inviato al fornitore che potrebbe comunque rifiutarsi di eseguire la voltura ma non potrà mai richiedere il saldo del debito del precedente intestatario. Se il fornitore per qualche motivo dovesse rifiutarsi di procedere al cambio intestatario luce e gas allora si potrà provare a cambiare fornitore. Si potrà farlo solo dopo che fornitore attuale abbia comunicato al distributore il suo rifiuto a procedere con la voltura.
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