Come richiedere la disattivazione della luce

In Luce e gas

Vi siete mai chiesti come richiedere la disattivazione luce? Nessun problema, si tratta di una operazione piuttosto semplice da portare avanti. Per far cessare la fornitura materiale di energia elettrica bisogna inoltrare una richiesta di disattivazione al proprio fornitore. Chiudere il contratto luce è quindi una operazione che può essere gestita senza problemi, infatti il distributore impiegherà non più di 5 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta per disattivare il contatore luce.

Come richiedere la disattivazione luce: la procedura da seguire

Come richiedere la disattivazione luce quindi? Se si vuole chiedere la cessazione della fornitura senza passare ad altri gestori si dovrà inviare una comunicazione di recesso specificando che si tratta di una cessazione. Al fine di disattivare un contratto luce quindi si dovrà inoltrare una richiesta di disattivazione al proprio venditore che la inoltrerà al distributore, ovvero colui che provvederà materialmente a chiudere il contatore. Il distributore infatti è il proprietario dei contatori ed è anche colui che può decidere la sostituzione del contatore per obsolescenza oppure per un guasto. Al fine di capire come richiedere la disattivazione luce mettendosi al riparo da brutte sorprese bisogna anche ricordare che la comunicazione di recesso andrà inviata all’attuale venditore con un preavviso non superiore ai 30 giorni.

Cessare un contratto luce con la Maggior Tutela

La cessazione di un contratto di fornitura prevede, per quanto riguarda i clienti in regime di Maggior Tutela, il pagamento di un contributo di 23 euro. A questo proposito però occorre ricordare che il regime di Maggior Tutela andrà a cessare nel gennaio 2022 in modo definitivo. Questo significa che gli utenti a partire da quella data non potranno più sottoscrivere un contratto con il mercato tutelato e dovranno per forza di cose scegliersi un fornitore del libero mercato.

Cessare un contratto luce con il mercato libero

Al contrario, nel mercato libero ogni fornitore può prevedere o meno dei costi di disattivazione, per questo il consiglio è quello di consultare con attenzione il contratto prima di firmarlo. Capire come richiedere la disattivazione luce è quindi molto facile ma si deve anche sapere che il venditore e il distributore devono rispettare dei tempi ben precisi per la disattivazione. Qualora questi tempi non vengano rispettati, il cliente potrà richiedere un rimborso come previsto dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. In caso di mancato rispetto dei tempi quindi, i clienti avranno diritto a un indennizzo automatico di 35€ per le disattivazioni realizzate entro il doppio del tempo previsto, di 70€ per il triplo e di 105€ oltre il triplo. Ovviamente se si intende semplicemente optare per un fornitore diverso rispetto a prima non sarà necessario eseguire alcuna procedura di disattivazione. Prima di contattare il fornitore per capire come richiedere la disattivazione luce comunque occorre reperire alcune informazioni come i dati personali, il codice fiscale dell’intestatario, l’indirizzo esatto, il codice POD, l’autolettura e la data di interruzione della fornitura.

Ma cosa serve per chiudere un contratto luce o gas?

Quando si chiude il contratto fornitura luce e gas occorre recuperare una serie di informazioni e documenti utili prima di inviare la richiesta al proprio fornitore. Se vi chiedete quindi come richiedere la disattivazione luce dovete sapere che vi serviranno i vostri dati personali e codice fiscale, il codice cliente indicato sulla bolletta, l’indirizzo per il recapito dell’ultima bolletta di conguaglio, l’autolettura del contatore e il giorno in cui si desidera la disattivazione. Ci sono anche delle situazioni nelle quali l’utenza luce o gas può essere chiusa senza un preavviso e in assenza di morosità. Ad esempio il fornitore potrebbe chiudere l’utenza gas in caso di furto di gas, di manomissione del contatore, di uso degli impianti non conforme al contratto di fornitura o per motivi di sicurezza. Sarà anche molto importante avere il codice POD per la luce o PDR per il gas. Disattivare la fornitura luce comporta anche la chiusura del contatore e viene eseguita con il sigillo del contatore così che non possa essere utilizzato fino alla sottoscrizione di un nuovo contratto. Inoltre la richiesta di disattivazione della fornitura significa anche per il cliente manifestare la volontà di disdetta del contratto di fornitura. Potranno chiudere il contratto luce tutti i titolari di fornitura ad uso domestico. I clienti potranno cessare online tutte le forniture tranne quelle non disalimentabili e quelle per le quali è necessaria la rimozione del contatore. La richiesta di disattivazione luce potrà essere effettuata dal titolare del contratto di fornitura presso uno sportello del fornitore, chiamando il servizio clienti oppure accedendo all’area riservata nel sito web del fornitore.

Una volta compreso come richiedere la disattivazione luce in modo rapido e trasparente non resta che scegliere un fornitore più conveniente per sottoscrivere un contratto. Su Chetariffa.it è a disposizione dei clienti in modo gratuito un comparatore di offerte luce che permetterà di visionare in tempo reale tutte le tariffe sulla fornitura luce più convenienti del momento.

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