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Chiedere a Engie rimborsi per disservizi di diverso genere è molto facile, occorre però sapere come farlo e soprattutto in che occasioni. Cominciamo con il dire che i clienti possono aver diritto a un rimborso Engie per moltissime ragioni come ad esempio un errore nel calcolo dei consumi oppure l’applicazione di una diversa tariffa. Chiedere a Engie rimborsi non è difficile e le modalità di accredito e la modulistica da compilare variano a seconda che il cliente abbia attivato o meno la domiciliazione delle bollette, abbia cessato o meno la fornitura e così via. Se il cliente dovesse pagare le fatture con la domiciliazione bancaria, Engie procederà ad accreditargli il rimborso direttamente sul conto corrente. In caso contrario con Engie rimborsi verranno poi realizzati tramite un accredito nella fattura successiva.
Chiedere a Engie rimborsi è alla portata di tutti e le modalità di accredito variano a seconda dei casi. Ad esempio per rimborsi fino a un massimo di 2000 euro compresi, i clienti senza partita Iva possono richiedere il pagamento mediante bonifico postale domiciliato oppure assegno. I clienti senza partita iva invece possono optare per un assegno senza problemi. Se parliamo di Engie rimborsi con cifre che sono superiori ai 2000 euro le cose cambiano in quanto i clienti potranno richiedere che il rimborso venga corrisposto mediante bonifico bancario. In questo caso bisognerà capire come compilare la Engie modulistica rimborsi (allegato 6) per poi inviarla al fax al numero 02 32952237 oppure via posta e ENGIE S.p.A. Ufficio Rimborsi – Via Chiese, 72 – 20126 Milano. Se invece i clienti risiedono all’estero potranno chiederne il pagamento con bonifico bancario. Per informazioni su Engie rimborsi sui mancati rimborsi si potrà contattare il servizio clienti al numero 800422422.
I clienti che con Engie hanno attivato la domiciliazione bancaria potranno ricevere un rimborso tramite bonifico bancario sullo stesso conto corrente. Per avere maggiori informazioni a riguardo si rimanda al Servizio Clienti. Qualora invece la domiciliazione bancaria non fosse attiva il rimborso Engie potrà avvenire con le stesse modalità che abbiamo visto nel paragrafo precedente.
Qualora stessimo parlando di una situazione nella quale l’intestatario del contratto Engie risultasse deceduto e con gli eredi che pretendono il rimborso, cosa si dovrebbe fare? In una simile situazione la procedura cambia anche molto a seconda che la fornitura sia ancora attiva o risulti essere stata cessata. In caso di fornitura ancora attiva si dovrà contattare il Servizio Clienti di Engie e richiedere la voltura o la disdetta Engie e poi il rimborso mediante accredito su fattura successiva. Nel caso invece la fornitura risultasse essere cessata gli eredi per ottenere il rimborso dovranno produrre una serie di documenti che vanno dal certificato di morte dell’intestatario del contratto fino all’atto notorio in carta semplice rilasciato dal Comune con indicazione degli “unici eredi” e del grado di parentela. In luogo dell’atto notorio inoltre gli eredi possono fare ricorso alla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà e all’allegato 1 in caso di unico erede o 2 in caso di più eredi. Servirà per Engie rimborsi anche la dichiarazione firmata dagli eredi con una espressa autorizzazione dell’incasso all’erede designato. Sarà necessario compilare l’allegato 3 per il Bonifico Postale Domiciliato, l’Allegato 4 per l’assegno e il 5 per il bonifico. Si dovrà quindi allegare anche la fotocopia del codice fiscale e una fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità di ciascun erede. Per rimborsi Engie in questo caso si dovrà allegare anche un recapito telefonico e un indirizzo email.
Dopo aver visto come richiedere a Engie rimborsi vediamo ora in che modo possiamo fare la disdetta con Engie. Per fare in modo che la richiesta di disdetta sia completa dovremo fornire la documentazione richiesta che consiste nei dati personali dell’intestatario del contratto (nome, cognome, codice fiscale, indirizzo), i dati dell’utenza da chiudere (codice POD o PDR), il nuovo indirizzo presso cui Engie dovrà inviare l’ultima fattura, il giorno indicato per la cessazione della fornitura e l’ultima autolettura del contatore gas. Si tratta di dati essenziali per il corretto svolgimento della disdetta e quindi si consiglia di prendersi qualche minuto per presentare tutta la documentazione se si vuole andare avanti con la suddetta pratica. I costi per la disdetta Engie di un contratto luce o gas prevedono un costo fisso e uno eventuale. Il contributo fisso ammonta a 23 euro più IVA a cui andranno aggiunti anche eventuali contributi fissi applicati dal distributore locale. Se non si sa quale sia il nome del distributore di zona dovremo consultare una vecchia bolletta della luce o del gas. Sulla fattura troveremo riportato in prima pagina il nome dell’azienda che si occupa della distribuzione nella zona.
Come abbiamo visto richiedere a Engie rimborsi è molto facile e alla portata di tutti, non resta che seguire le indicazioni per poter inoltrare la richiesta senza problemi e si potrà chiamare il Servizio Clienti per avere maggiori informazioni.
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