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Recentemente per motivazioni geopolitiche è tornato d’attualità il discorso relativo ai giacimenti gas Russia da cui l’Europa, e in particolar modo l’Italia, sono ancora largamente dipendenti. Per quanto riguarda il gas Russia, Mosca possiede le più grandi riserve di gas al mondo per un ammontare di qualcosa come 1688 Tcf (trillion cubic feet) che corrispondono a 47,8 mila miliardi di metri cubi.
Insomma, i giacimenti di gas naturale in Russia rappresentano i più grandi al mondo, basti pensare che solo in Italia consumiamo qualcosa come 70 miliardi di metri cubi all’anno. Facendo una rapida proporzione è quindi facile intuire quanto la produzione gas Russia sia molto importante dal punto di vista energetico ed economico.
I giacimenti di gas naturale in Russia sono senz’altro quelli noti più grandi al mondo e infatti la Russia è uno dei più importanti produttori ed esportatori di petrolio e gas naturale al mondo davanti agli Stati Uniti. In realtà dobbiamo anche dire che gli USA hanno più volte superato la Russia per quanto riguarda la produzione gas in passato. Uno dei giacimenti più grandi al mondo di gas Russia si trova in Siberia occidentale, subito a est del Golfo di Ob, sul Circolo Polare Artico, a ben 3500 chilometri a est di Mosca.
Il primo giacimento gas Russia (secondo al mondo) è quello di Urengoy ed è gestito dal gruppo Gazprom. Si consideri poi anche che Gazprom, colosso per quanto riguarda il gas Russia, possiede anche altri giacimenti di gas molto importanti ai fini della produzione come quelli di Yamburg e di Medvezhye e quelli di Bovanenkovo e Zapolyarnoye.
Parlando di gas Russia ci soffermeremo soprattutto sul giacimento di Urengoy che è costituito da circa 3000 pozzi. L’area di questo giacimento si estende per qualcosa come 500 km2. Questo giacimento di gas Russia così importante è stato scoperto nel 1966. Già pochi anni dopo la scoperta il complesso di estrazione gas Russia è stato sviluppato e l’estrazione intensiva di gas è iniziata il 22 aprile del 1978. Per quanto riguarda il giacimento di Urengoy si stima che, a pieno regime, possa estrarre qualcosa come 36,8 miliardi di metri cubi di gas ogni anno.
Ricordiamo anche che il giacimento di Urengoy è un giacimento formato da diverse unità geologiche di età Cretatica e sovrapposte le une alle altre. Abbiamo ad esempio lo strato Cenomaniano che si trova a una profondità compresa tra 1000 e 13000 metri. In questo caso gli accumuli di idrocarburi sono formati da metano e il gas è più facilmente estraibile. C’è poi lo strato Neocomiamo che giace tra 1700 e 3340 metri e poi lo strato cosiddetto Achimov tra 3500 e 4000 metri. In questo caso la cosiddetta formazione Achimov ha una struttura geologica più complessa.
Se si vuole approfondire la situazione di gas Russia dobbiamo parlare per forza di cose del ruolo di Gazprom. Gazprom infatti domina il settore del gas naturale russo e in Russia abbiamo poco spazio per i produttori indipendenti tanto che rappresenta qualcosa come i due terzi della produzione gas Russia totale. Gazprom ha una posizione rafforzata dal suo monopolio legale sulle esportazioni di gas naturale mediante gasdotti.
Facendo un esempio concreto nel 2019 Gazprom ha esportato all’estero qualcosa come 174,8 miliardi di metri cubi, una cifra davvero ragguardevole che la dice lunga sull’importanza del gas Russia negli scenari internazionali per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico in Europa e non solo. Attualmente il trasporto di gas verso l’Europa è garantito proprio dal gasdotto Urengoy-Uzhgorod che ha una lunghezza di 4500 chilometri e che collega la Russia con l’Austria per poi raggiungere anche l’Italia mediante il Trans Austria Gas (TAG).
In sostanza, alla luce della ricchezza di questi giacimenti, non sorprende affatto che la Russia sia leader incontrastata dell’esportazione di gas. La Russia è il paese con più giacimenti gas davanti all’Iran con 33,99 trilioni e al Qatar con 23,8 trilioni. Quasi l’80% dei giacimenti di gas naturale del mondo si trova quindi tutto raggruppato in circa una decina di nazioni. Le riserve della Russia rappresentano quindi un quarto del totale delle riserve globali di gas.
Solo per fare un rapporto l’Italia ha una quota davvero minima di gas, circa 45,7 miliardi sulla base dei dati del 2021. Bisogna però anche dire che l’Italia è prima per stoccaggi di gas in UE con un totale di 74,1724 TWh che immagazzina il 23,4% dell’attuale capacità europea (316,927 TWh) davanti alla Germania con 67,77 TWh e all’Olanda con 30,04 TWh. Per quanto riguarda l’export la Russia è il maggior esportare di gas naturale con 256 miliardi di metri cubi davanti agli Usa con 149 miliardi e al Qatar. Viceversa l’Italia spicca per importazioni essendo il quinto Paese al mondo con 70,9 miliardi di metri cubi importati.
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