C'è davvero l'obbligo sostituzione caldaia 15 anni?

In Luce e gas

In base alle leggi in vigore esiste l’obbligo sostituzione caldaia 15 anni, questo sia che si parli di una casa in condominio sia che si parli di una casa singola indipendente o una villa. L’obbligo sostituzione caldaia prevede costi diversi a seconda della tipologia e dall’uso che se ne vuole fare. Per ottemperare l’obbligo sostituzione caldaia 15 anni possiamo scegliere tra diverse tipologie di caldaie, da quelle a condensazione fino a quelle con accumulo che consentono di avere acqua calda a disposizione in qualsiasi momento. Ci sono poi anche le caldaie cosiddette istantanee che riescono a riscaldare subito l’acqua ogni volta che serve. Sulla base delle leggi europee in vigore sarà obbligatorio cambiare la caldaia dopo un certo periodo di tempo, e questo vale sia per cambiamenti che riguardano tutto il condominio, sia per caldaie autonome in appartamenti. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire qualcosa in più sulle tipologie di caldaie disponibile, sui costi e sulle modalità di sostituzione caldaia.

Sostituzione caldaia obblighi di legge

Cerchiamo ora di capire come funziona l’obbligo sostituzione caldaia 15 anni. Innanzitutto dovremo aver ben chiaro quale sia il modello della nostra caldaia. Le caldaie tradizionali a camera stagna ad esempio non si possono più immettere sul mercato ma possono essere installate fino ad esaurimento scorte. L’obbligo sostituzione caldaia 15 anni solitamente fa in modo che vengano installate caldaie a condensazione. Mentre la caldaia a camera stagna è destinata a scomparire quella a condensazione può garantire un risparmio consistente dovuto a un minor consumo ma ad un alto rendimento. Il motivo è che recupera il calore dei fumi di combustione dal vapore acqueo che viene generato durante la combustione e garantisce così facendo una resa maggiore anche del 15%. Anche senza attendere l’obbligo cambio caldaia molti preferiscono sostituirla in condominio, soprattutto se vecchia, per installarne una a condensazione in quanto rientra tra i lavori che danno diritto al superbonus del 110%.

Obbligo sostituzione caldaia 15 anni in case singole

L’obbligo sostituzione caldaia 15 anni vale anche in caso di case singole o ville. Se parliamo di caldaie in case indipendenti bisogna sapere che il loro ciclo di vita oscilla solitamente proprio tra 10-15 anni. A partire dal 2015 inoltre è stato introdotto l’obbligo per i produttori di non fabbricare più apparecchi tradizionali a camera stagna. Ormai da diversi anni si devono immettere sul mercato caldaie come quelle a condensazione. Inoltre la normativa ha anche introdotto l’obbligo di applicare alle caldaie l’etichettatura energetica dell’impianto e delle componenti.

Obbligo di installazione di caldaie a condensazione

A partire dal 26 settembre 2015 decorre in Italia l’obbligo di non mettere sul mercato caldaie non a condensazione. Tutto questo avviene in ottemperanza alla direttiva Europea 2005/32/CE detta Eco-Design, finalizzata a spingere i diversi paesi dell’Ue in direzione dell’utilizzo delle energie rinnovabili. Questo obbligo comunque non impatta sugli utenti finali in quanto riguarda unicamente i costruttori di caldaie che, da questo momento in poi, non potranno più presentare nuovi modelli di caldaie di tipo tradizionale. Andando a sostituire una caldaia tradizionale con una a condensazione la classe energetica dell’immobile ne trarrà subito un immediato beneficio con un conseguente aumento del valore dell’immobile stesso. Inoltre normalmente con una caldaia a condensazione si ammortizza il surplus di costo sostenuto in meno di 5 anni. Le caldaie a condensazione a parità di energia ceduta all’impianto consumano molto meno combustibile di una caldaia tradizionale. Le caldaie tradizionali, anche quelle definite ad alto rendimento, possono usare solamente una minima parte del calore sensibile dei fumi di combustione. Inoltre il vapore acqueo che viene generato durante il processo di combustione viene poi disperso in atmosfera attraverso i fumi che escono dal camino. La caldaia a condensazione, al contrario, recupera gran parte del calore latente contenuto nei fumi espulsi mediante il camino. Così facendo possiamo raffreddare i fumi facendoli tornare allo stato di liquido saturo. Il calore recuperato viene poi utilizzato per preriscaldare l’acqua di ritorno dall’impianto con un rendimento medio superiore anche dell’11%. <<

Cambiare caldaia: perché conviene

Anche in assenza di obbligo sostituzione caldaia 15 anni perché conviene sempre cambiare la vecchia caldaia? Come abbiamo già accennato le caldaie a condensazione sono più convenienti e sfruttano anche molto meglio il potere calorifero dei carburanti. Si consiglia dunque di preferire proprio queste caldaie a condensazione per le nuove installazioni. Inoltre un installatore qualificato quando va a installare le caldaie a condensazione potrà rilasciare una classe energetica superiore, cosa questa da considerare con attenzione in quanto potrebbe andare ad aumentare il valore finale dell’immobile. Le classi energetiche assegnabili vanno dalla A++, la migliore, fino alla classe G. Per quanto riguarda i costi il prezzo di una caldaia a gas a condensazione per una casa parte da 500-600 euro per arrivare anche a 2000 euro. La durata media di una caldaia a condensazione è di 20 anni ma, a seconda delle modalità di utilizzo, potrebbe durare anche di più.

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