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In questo periodo molto delicato per quanto riguarda il tema energia, con il rincaro delle bollette e le previsioni fosche legate anche a questioni geopolitiche, in molti si chiedono che cosa cambierà riguardo orari e data accensione riscaldamento.
In questo senso è stato firmato il Decreto che definisce i nuovi limiti temporali per quanto riguarda l’esercizio degli impianti termici alimentanti a gas naturale. Sempre nel Decreto sono state anche inserite le indicazioni riguardanti la riduzione di un grado centigrado dei valori massimi delle temperature per l’inverno.
Secondo tali indicazioni, previste dal Piano di riduzione dei consumi di gas, abbiamo quindi una modifica nell’orario accensione riscaldamento che avrà un impatto nella nostra vita di tutti i giorni. Vediamo quindi che cosa cambia per gli orari accensione riscaldamento in vista dell’inverno con particolare riferimento alle principali città italiane.
Veniamo ora ai dati concreti: orari e data accensione riscaldamento cambieranno. In particolare il periodo in cui gli impianti resteranno attivi verrà ridotto di un’ora al giorno e si ridurrà, nel complesso, di ben 15 giorni. La data accensione riscaldamento andrà quindi posticipata di 8 giorni e la chiusura avverrà 7 giorni prima.
Come si può facilmente intuire si tratta di cambiamenti di orari e data accensione riscaldamento importanti che però non avverranno in tutta Italia nello stesso modo. La variazione di data accensione riscaldamento e orari avverrà infatti su base geografica seguendo la divisione in sei zone climatiche: A, B, C, D, E e F. Andremo ora ad analizzare queste zone climatiche nel dettaglio così da vedere le variazioni sull’orario accensione riscaldamento.
La variazione di orari e data accensione riscaldamento, come abbiamo accennato, avviene in modo diseguale da Nord a Sud seguendo sei diverse zone climatiche. Tanto per rendere l’idea la Zona A è quella con comuni con gradi-giorno inferiori a 600 mentre la zona F, dall’altro lato, quella con comuni con gradi-giorno superiori a 3000. La data accensione riscaldamento Torino, che si trova in zona E, sarà quindi differente data accensione riscaldamento Napoli, che si trova in zona C.
La Zona A comunque, in base alle nuove disposizioni in materia di data accensione riscaldamento, avrà 5 ore giornaliere di riscaldamento dall’8 dicembre al 7 marzo, mentre la Zona B ben 7 ore giornaliere, dall’8 dicembre al 23 marzo. La Zona C, che comprende in particolare parti di Sardegna, Sicilia, Campania e Puglia, avrà 9 ore giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo. La data accensione riscaldamento Roma invece riguarda la Zona D (così come la data accensione riscaldamento Firenze, Perugia, Foggia, Salerno, Genova, Cosenza, Macerata e molte altre province) ed è stata fissata per l’8 novembre. Nella Zona D il riscaldamento sarà acceso per 11 ore giornaliere fino al 7 aprile.
Abbiamo poi la Zona E che comprende gran parte del Nord Italia e della Pianura Padana. Ne consegue che la data accensione riscaldamento Milano e la data accensione riscaldamento Bologna (oltre che Torino, Venezia, Ferrara Padova) comprendono il periodo che va dal 22 ottobre al 7 aprile. Infine abbiamo la zona F (Aosta, Bolzano, Sondrio) che non prevede nessuna limitazione.
Se vogliamo capire che cosa cambia riguardo orari e data accensione riscaldamento ci basterà prendere l’esempio di una città come Milano. Fino al recente decreto che ha fissato la nuova data accensione riscaldamento il periodo di funzionamento degli impianti termici andava dal 15 ottobre al 14 aprile. Di conseguenza a Milano, Torino, Bologna e nelle altre città incluse nella Zona E, il riscaldamento verrà acceso una settimana dopo rispetto al passato. Anche a Roma il cambio della data di accensione riscaldamento si farà sentire visto che, in passato, nella Capitale gli impianti venivano messi in funzione il primo novembre e venivano chiusi il 15 aprile.
Insomma, stiamo parlando di cambiamenti importanti e l’ENEA (Energia Nucleare Energie Alternative) si assicurerà che tutti i cittadini rispetteranno le nuove disposizioni pubblicando un vademecum con tutte le indicazioni da seguire per impostare il proprio impianto di riscaldamento.
Si deve comunque anche tener presente che, da decreto, in presenza di situazioni climatiche particolarmente avverse le amministrazioni locali dei Comuni avranno la possibilità di autorizzare l’accensione degli impianti a gas anche in periodi diversi (ma solo con durata giornaliera ridotta). Saranno esentati dalle regole luoghi di cura, ospedali, Rsa, scuole, piscine, impianti alimentari a energie rinnovabili e strutture utilizzate per attività artigiane o attività industriali.
Il cambiamento di orari e data accensione riscaldamento può spaventare, e anche per questo è bene informarsi correttamente così da farsi trovare preparati. Il fatto che si avranno 15 giorni in meno di accensione e la riduzione di 1° di temperatura per 1 ora al giorno dovrebbe indurre ad adottare degli accorgimenti come usare umidificatori, e posizionare contenitori d’acqua sopra i termosifoni. Sarebbe anche consigliabile prestare maggiore attenzione all’alimentazione e agli sbalzi termici.
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