Quadro elettrico per la casa: schema, dimensioni e funzionamento

In Luce e gas

In tutte le case, quindi anche sicuramente nella tua, è presente un quadro elettrico, il quale viene solitamente posizionato vicino all’ingresso della abitazione in un punto facilmente raggiungibile anche se in una posizione un po’ nascosta e generalmente è coperto da uno sportellino. Molti di noi sicuramente avranno avuto a che fare con il quadro elettrico casa solo quando saltava la corrente, in quanto è lì che bisogna agire, andando verso il quadro elettrico casa e sollevando la leva della corrente che, saltando, sarà sicuramente posizionata verso il basso. A volte può capitare nel linguaggio comune di sentir parlare del quadro elettrico casa e del contatore come se fossero la medesima cosa, ma bisogna precisare che si tratta di due elementi distinti: infatti, quest’ultimo di occupa di misurare i consumi e si trova solitamente fuori dall’abitazione (controlla sul balcone, spesso è posizionato lì), il quadro elettrico invece si trova dentro la casa e ha lo scopo di fare da pannello di controllo dell’impianto domestico stesso e, proprio per tale motivo, deve essere facilmente raggiungibile in caso di problemi. Dal quadro elettrico partono le varie linee di diramazione che trasmettono la corrente verso le singole scatole di derivazione e da qui si diramano poi verso i vari dispositivi elettrici.

Come funziona lo schema quadro elettrico appartamento?

Il quadro elettrico, conosciuto anche con il termine gergale di centralino, rappresenta una parte fondamentale e integrante dell’impianto elettrico, e può essere presente in due forme: a incasso o a parete. La sua funzione è quello di gestire e portare in sicurezza le varie utenze che vi sono collegate, e da esso, si diramano i circuiti di alimentazione elettrica dell’abitazione, i quali possono essere presenti in settori oppure in zone (per alcuni ambienti definiti, ad esempio), e in base a questo si possono ananche definire le dimensioni quadro elettrico abitazioni. Le principali componenti che si possono vedere analizzando lo schema quadro elettrico appartamento sono gli interruttori magnetotermici, i differenziali magnetotermici e i differenziali puri, conosciuti anche come salvavita. Quando ci si appresta a installare un quadro elettrico casa, o se si affida il lavoro a un professionista, ci sono talune norme che occorre rispettare, la cui principale è la norma CEI 64-8, la quale va sempre consultata e rispettata prima di procedere con l’installazione di un quadro domestico al fine di essere sicuri di essere a posto sia in termini pratici sia burocratici con la legge ed è importante anche nella scelta dei materiali per la realizzazione del quadro elettrico casa rispettare le normative vigenti, le quali specificano ad esempio che i cavi dell’elettricità devono portare il contrassegno del marchio IMQ per poter essere definiti a norma (tale certificazione attesta che tali cavi sono in grado di resistere senza presentare alcun problema o malfunzionamento anche qualora si verifichino azioni di tipo corrosivo o disguidi di tipo termico e meccanico).

Stabilire a priori quanto può costare un quadro elettrico non è semplice, dal momento che sono numerosi i fattori che bisogna considerare, In primis bisogna tenere conto del costo di ciascun componente del quadro, in modo da iniziare a farsi un’idea sull’ammontare finale del prezzo intero che andrà sostenuto. Ovviamente andrà poi considerato nel preventivo il lavoro che verrà svolto dall’elettricista, oltre a quello del muratore qualora vi fosse l’esigenza di effettuare un intero incasso a parete. Per poterti dare un’idea, possiamo affermare che qualora tu volessi realizzare un quadro elettrico casa di piccole dimensioni con uno sportello in plastica, degli interruttori magnetotermici per la protezione dei circuiti e un interruttore generale per poter comandare il quadro, il prezzo potrò variare da circa 2200 € per un quadro posto in un appartamento di meno di 50 mq, mentre nel caso di una casa con dimensioni superiori a 135 mq il prezzo potrà salire fino a 400 €. Tale costo ovviamente è solo indicativo, in quanto potrebbero presentarsi differenze importanti sia a seconda dei materiali impiegati, dove li si acquista e quali sono le loro caratteristiche, sia dal prezzo che verrà richiesto per la manodopera, sia per l’elettricista sia per l’eventuale lavoro che occorrerà affidare a un muratore esperto.

L'impianto elettrico per le abitazioni civili bisogna sapere che è in bassa tensione, e nella maggior parte dei casi è costituito da un sistema monofase (ovvero che consente un trasporto di energia con tensione di 230 V) e lo schema dell'impianto è un documento molto importante dal momento che presenta una descrizione sulla piantina della casa, in modo accurato e preciso, della ubicazione e la funzione delle singole componenti presenti nel quadro e collegate all’impianto. In tale disegno del progetto inoltre si potranno visualizzare degli appositi segni grafici oltre a taluni codici standardizzati: questi dati sono molto utili dal momento che a ciascun simbolo si fa corrispondere un elemento e pertanto così facendo tutti i tecnici potranno capire subito come intervenire in caso di bisogno.

Condividi:

Tags articolo

I più popolari

Non ci sono articoli

Cerca per tag

Non ci sono tag