Quanto costa un subentro in un contratto luce?

In Luce e gas

Sapere quanto costa il subentro del contratto della luce è molto importante per non farsi trovare impreparati. Spesso si tende a confondere il subentro contratto luce con la voltura ma si tratta di due operazioni molto diverse tra di loro. Il subentro infatti prevede che il contatore luce risulti disattivato dal precedente inquilino mentre la voltura presuppone che il contatore sia attivo in quanto prevede il cambio dell’intestatario in bolletta di una fornitura già esistente. Spesso è facile fare confusione con il risultato di non riuscire a orientarsi. Innanzitutto occorre ricordare che il subentro è quella procedura che si deve richiedere quando si intende riattivare un contatore. Chiaramente il subentro ha un costo differente a seconda che si parli del subentro del contratto della luce con il Servizio di Maggior Tutela o con il Mercato Libero. Nel primo caso per capire quanto costa il subentro del contratto della luce occorre considerare 27,03€ di oneri amministrativi, 23€ di contributo fisso, 16€ di imposta di bollo e l’eventuale deposito cauzionale. Insomma, capire quanto costa subentro contratto luce in questo caso non è così difficile.

Nel caso del Mercato Libero si dovrà pagare solo un contributo fisso di 27,03€ per oneri amministrativi e una quota di servizio che viene di solito determinata dal fornitore e che può variare tra i 20 e i 60€. Qualora invece si richiedesse anche un aumento della potenza contrattuale in modo contestuale al subentro, il fornitore chiederà un ulteriore corrispettivo sulla base della potenza richiesta. Di solito per un subentro di energia elettrica bisogna aspettare circa 7 giorni lavorativi come tempo massimo da quando il cliente ha trasmesso la sua richiesta al fornitore. Si tratta di una procedura molto semplice che non va confusa però con la voltura che consiste invece nel cambiare l’intestatario del contratto di una fornitura già regolarmente attiva. Si parla di subentro solo quando si fa riferimento a una riattivazione di un contatore momentaneamente disattivato e quindi quando si richiede la riattivazione di un servizio di fornitura energetica che era stato disattivato in precedenza.

Quando ci si chiede quanto costa il subentro del contratto della luce bisogna anche ricordarsi che tutti gli operatori energetici sono tenuti a garantire sempre la massima trasparenza riguardo i costi di voltura e subentro che dovranno essere sempre consultabili anche in tutti i materiali informativi. L’aspetto più variabile del costo subentro contratto luce è il deposito cauzionale che può essere richiesto dal fornitore di energia elettrica anche se non è obbligatorio. In questo caso stiamo parlando di una somma che dovrà essere versata all’inizio del contratto per mettere il fornitore al riparo da eventuali morosità del cliente. Con il pagamento tramite RID, di solito, i clienti possono evitare il versamento del deposito cauzionale sia per i subentri che per i nuovi contratti.

I costi del subentro utenze quindi sono ben chiari, l’unica criticità per il cliente sarà capire quando richiedere effettivamente il subentro piuttosto che la voltura o il primo allacciamento. Sia che si tratti di un subentro contratto luce, sia che si tratti di una voltura, occorre sempre conoscere le tempistiche per l’archiviazione delle pratiche così da non farsi trovare impreparati. Con la voltura ad esempio il fornitore dovrà entro 2 giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta inoltrare la richiesta al distributore che avrà altri 2 giorni per la registrazione della voltura. Di solito i tempi tecnici sono quindi di circa 4 giorni lavorativi dalla richiesta del cliente.

Quanto costa subentro contratto luce: quali documenti presentare

Dopo aver visto nel dettaglio quanto costa subentro contratto luce non resta che chiarire quali sono i documenti che bisognerà avere per richiedere la pratica di subentro delle utenze. Prima di contattare il fornitore di energia elettrica per il subentro bisognerà avere a disposizione i propri dati personali (codice fiscale, carta di identità intestatario del contratto, recapito telefonico, indirizzo), il codice POD, l’autolettura del contatore, le coordinate del conto corrente bancario, la potenza impegnata e l’autocertificazione di residenza anagrafica per godere della tariffa agevolata per i residenti. Qualora il precedente intestatario della fornitura luce non avesse pagato tutte le bollette, chi esegue il subentro non dovrà farsene carico in quanto i debiti non verranno addebitati al nuovo cliente che subentra. Qualora si sbagliasse a consegnare la documentazione per il subentro contratto luce si verrà ricontattati dal fornitore scelto per integrare con i documenti mancanti.

Oltre a capire quanto costa subentro contratto luce è bene essere anche consapevoli del fatto che qualora il distributore tardasse nell’attivazione il cliente avrà diritto a un risarcimento automatico di 35 euro. Qualora l’attivazione dovesse avvenire entro il doppio del tempo previsto il rimborso sarà di 70 euro che diventerà di 105 se l’attivazione dovesse avvenire oltre il triplo del tempo previsto. Chi desiderasse anche un aumento di potenza contrattuale potrà richiederla contestualmente al subentro. Il fornitore in questo caso chiederà però un ulteriore corrispettivo che verrà calcolato sulla base della potenza richiesta.

Insomma, prima di richiedere un subentro bisognerà prima appurare la situazione specifica del contatore e poi decidere di conseguenza. La condizione necessaria per il subentro è sempre che il contatore risulti disattivato al momento ma che fosse attivo in passato. Un contatore mai attivato prima invece richiederà una richiesta di prima attivazione e non di subentro!

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