Razionamento gas: cosa significa? Ecco tutti i motivi

In Luce e gas
razionamento gas

In un mondo globalizzato e sempre più interconnesso come quello odierno, è inevitabile che eventi anche lontani possano avere ripercussioni dirette in diverse parti del mondo. La recente guerra in Ucraina ha fatto esattamente questo, tanto che oggi parlare di razionamento gas è diventato quasi normale. Ma di che cosa stiamo parlando esattamente? Quando si sente nominare il razionamento gas cosa significa? Cercheremo di rispondere a tutte queste domande e anche di capire quali potrebbero essere le reali prospettive a medio termine e le misure messe in campo per evitare questa eventualità.

Razionamento gas Italia: quali sono i rischi

Il razionamento gas è un po' uno spauracchio che, mai come ora, è arrivato al centro del dibattito politico. La guerra tra Russia e Ucraina ha portato a serie conseguenze per quanto riguarda le forniture energetiche, tanto che oggi parlare di razionamento gas è abbastanza frequente nei salotti tv, ma non solo. Il rischio del razionamento gas o di energia in genere è strettamente connesso al problema della eccessiva dipendenza italiana dai combustibili fossili russi.

La guerra e la necessità di fare a meno del gas russo ha indotto i paesi europei, tra cui l’Italia, a ricercare delle fonti alternative di approvvigionamento per far fronte alla domanda interna di energia. Per razionamento gas, comunque, si intende in sostanza l’interruzione del servizio gas per un periodo indefinito che può andare da poche ore al giorno, fino a uno stop totale dell’erogazione.

Quello del gas razionato è un incubo per molti ma è anche l’unica soluzione immediata al problema dell’approvvigionamento energetico. Il razionamento gas potrebbe prevede, ad esempio, anche l’obbligo a mantenere la temperatura di casa non oltre dei livelli stabiliti.

Razionamento gas: cause e conseguenze

Quando si parla di razionamento gas cosa significa? Abbiamo già risposto a questa domanda nel paragrafo precedente, parlando appunto di limitazioni al consumo di gas che possono variare per tempistiche e quantità. Vedremo ora, invece, quali sono le possibili conseguenze del razionamento gas Italia e quali sono le ragioni che portano all’adozione di tali misure.

Una delle cause che possono portare al gas razionato, ad esempio, è una crescita troppo alta del prezzo del gas. Questa crescita rapida può essere causata, come possiamo immaginare, anche a questioni geopolitiche. E’ un po' quanto accaduto con la Russia, con l’UE che ha deciso di tagliare gli acquisti come ritorsione.

Il razionamento gas è una misura sicuramente più sostenibile, nel medio come nel lungo periodo, rispetto al razionamento della luce. Inutile dire però che anche il gas razionato è una misura dalle conseguenze importanti sull’economia.

Un razionamento gas Italia potrebbe portare a rallentamenti anche consistenti nella produzione, comportando come conseguenza un aumento dei prezzi dei prodotti e anche il rischio della chiusura di moltissimi impianti. Anche per questo il razionamento gas è una misura estrema, da prendere solo in determinate situazioni.

Come si potrebbe arrivare al razionamento gas Italia

Il razionamento gas è una misura estrema, ma che non può essere presa dall’oggi al domani. Il razionamento gas infatti non arriverà mai di colpo per il semplice fatto che le autorità sono obbligate, prima, ad emettere tutta una serie di allarmi preventivi finalizzati a segnalare un’emergenza in corso.

Questo, almeno, è quanto prevede il Piano di emergenza del sistema italiano del gas naturale. Ne consegue che, prima di arrivare al gas razionato, si passerà per diversi livelli di allarme. Il primo di essi, detto “early warning”, è stato dichiarato dalle autorità all’indomani dello scoppio della guerra tra Ucraina e Russia. A questo primo livello di allarme possono poi seguirne altri: il livello “alert” e il livello “emergency”.

Si potrebbe quindi cominciare a parlare apertamente della possibilità del razionamento gas solo dopo quest’ultimo livello di allarme. In questo caso, si procederebbe a utilizzare le scorte di energia nei centri di stoccaggio, cercando, nel contempo, di trovare rapidamente fonti alternative.

In sostanza, il razionamento gas è un po' l’ultima risorsa in mano ai governi per cercare di mandare avanti l’economia, e la speranza è che non dovrà essere utilizzata. C’è stato un precedente, per la verità, di razionamento gas Italia, stiamo parlando di quanto accadde nel 1973, in occasione di quello che è passato alla storia come shock petrolifero. In quel caso il governo aveva dovuto varare delle misure stringenti per fronteggiare il rincaro dei prezzi del petrolio.

Razionamento gas: cosa prevede il piano

Prima di arrivare al gas razionato, come abbiamo visto ci sono degli step. Il governo italiano ha infatti presentato un Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, indicando anche gli interventi utili per garantirne l’approvvigionamento.

Tra le misure promosse abbiamo la riduzione di 1° del riscaldamento degli edifici, la durata ridotta del riscaldamento, il ricorso a fonti di energia differenti dal gas naturale e il raggiungimento del 90% di stoccaggio gas naturale entro l’inverno per non avere poi problemi nella stagione fredda.

Condividi:

Tags articolo

I più popolari

Non ci sono articoli

Cerca per tag

Non ci sono tag