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Quando si ha necessità di disattivare il proprio contratto di luce e gas e cambiare fornitore energia è necessario richiedere la rescissione contratto energia. Chi si trovasse in questa situazione potrà inoltrare la richiesta di disattivazione al proprio fornitore di luce e gas e quest’ultimo provvederà a inoltrare la richiesta al distributore entro 2 giorni lavorativi. A quel punto il distributore dovrà garantire la chiusura del contatore entro 5 giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta.
Quali motivi portano recedere un contratto di fornitura luce e gas? Ad esempio:
Come avrete intuito, è molto facile sottoscrivere un contratto, ma ci sono tanti motivi per cui lo stesso possa eventualmente essere interrotto. Nell’articolo di oggi andremo a vedere qualche dettaglio relativo all’iter da seguire per quest’ultima procedura.
Per recedere contratto di fornitura luce e gas senza per questo voler cambiare il fornitore di energia si dovrà inviare la comunicazione di recesso al fornitore specificando che si richiede una cessazione. La richiesta potrà essere inviata in qualsiasi momento via fax, telefono o per posta elettronica. Qualora la disattivazione della fornitura elettrica o di gas dovesse avvenire dopo i termini previsti per responsabilità diretta del distributore, il cliente potrà ricevere un indennizzo. L'importante, durante la fase iniziale della procedura di recessione, è che riceviate una conferma di recezione delle vostra comunicazione. Il preavviso per il recesso di un contratto per un cliente domestico non può essere superiore ad un mese, per legge.
Per inviare la richiesta di rescissione del contratto di energia al proprio fornitore sarà necessario disporre di una serie di dati, in modo da saper rispondere subito alle richieste che verranno inoltrate e non fermare sul nascere la procedura. Dovrai presentare:
Una volta raccolte tutte queste informazioni, potrai considerarti in una botte di ferro per la recessione del contratto. Tutte le responsabilità da qui in avanti saranno a carico del fornitore.
Ipotizziamo che voi abbiate raccolto e inviato tutti i dati al fornitore, ma questi non si stia facendo sentire. Cosa succede? Nel caso di fornitura di energia elettrica, se la disattivazione della fornitura avvenisse oltre il tempo previsto, dovrete ricevere un indennizzo automatico di 35 €, e per disattivazioni realizzate entro il doppio del tempo previsto questo salirà fino a 70 €. In ultima istanza, la cifra di indennizzo entro il triplo del tempo previsto ammonterà a 105 €. Per quanto riguarda la fornitura di gas, se per responsabilità del distributore la disattivazione avvenisse oltre il tempo previsto, il cliente dotato di un contatore fino alla classe G6 dovrebbe ricevere un indennizzo automatico di 35 €.
Proseguiamo dandovi altre informazioni su come recedere dal contratto di energia. In merito ai costi di disattivazione, a prescindere che questi avvengano o meno nel cambiare fornitore di energia, variano sulla base del contratto di fornitura stipulato. Facendo un esempio concreto i costi per la luce varieranno a seconda del fatto che si abbia un contratto energia a Maggior Tutela o con il Mercato Libero: nel primo caso la cifra da pagare equivarrà a 23€, mentre nel secondo il contributo dipenderà esclusivamente dalle condizioni contrattuali. Riguardo il discorso Gas, la disattivazione della fornitura su richiesta del cliente si paga in base a un prezzario stabilito dalla concessione che regola il servizio di distribuzione e/o reso pubblico dal distributore.
Ogni cliente dispone del diritto di recesso, ovvero di una clausola contrattuale che offre la possibilità di rescindere, ovvero di chiudere in anticipo il contratto di fornitura elettrica o gas. Questo diritto di recesso può essere esercitato sia da parte del cliente finale che da parte del gestore sulla base di quanto dichiarato sul contratto di fornitura e indipendentemente dalla modalità con cui è stato stipulato. È possibile esercitare il diritto di recesso senza dover affrontare una penale rescissione contratto energia elettrica nel momento in cui si cambia fornitore o alla disattivazione del punto di prelievo. Ad ogni modo, vi consigliamo di informarvi in maniera approfondita nel momento in cui attivate un nuovo contratto e di sapere preventivamente se la vostra compagnia di fornitura di luce e gas prevede un tempo minimo di avviso (può andare da 3 messi fino a addirittura 1 anno) per evitare di incappare in una penale per la rescissione del contratto di energia elettrica.
Ora che le condizioni per la rescissione contratto energia sono più chiare, ci auguriamo che non sia più un motivo così di soggezione dare disdetta del contratto di luce e/o gas e cambiare il fornitore di energia, in cerca di qualcosa di più conveniente. Nel caso voleste farvi un’idea fin da subito, consultate il nostro comparatore online per scoprire le migliori offerte del momento!nel momento in cui si cambia fornitore o alla disattivazione del punto di prelievo.
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