Sospensione temporanea fornitura elettrica seconda casa: una scelta conveniente?

In Luce e gas

Il problema della bolletta della seconda casa è da sempre molto sentito. Quante volte ti sei chiesto se non ti potesse convenire richiedere la sospensione temporanea fornitura elettrica seconda casa per provare ad alleggerire la bolletta energetica? Dal punto di vista teorico la sospensione energia elettrica seconda casa sembra essere la soluzione giusta, ma conviene davvero? Cerchiamo di rispondere a questa domanda così da darti qualche informazione utile per operare la scelta migliore per le tue specifiche necessità. Se hai una seconda casa al mare o in montagna che sfrutti solo per pochi mesi all’anno, magari solo nei mesi estivi, potrebbe darti molto fastidio continuare a pagare bollette relative ai mesi in cui non utilizzi fisicamente l’abitazione. Abbiamo detto che richiedere la sospensione temporanea fornitura elettrica seconda casa ti converrebbe dal punto di vista teorico ma, in pratica, dovrai tener conto di diversi fattori come ad esempio i costi, i tempi e le procedure burocratiche necessarie per eseguire il distacco e il riallaccio della tua fornitura.

I costi di distacco e riallaccio della fornitura energetica della seconda casa

Se hai una seconda casa e vuoi valutare la mossa giusta da fare per massimizzare il risparmio allora devi prima tener presente alcuni aspetti. Se vuoi richiedere la sospensione temporanea fornitura elettrica seconda casa infatti dovrai pagare ogni volta per il distacco gli oneri amministrativi che ammontano a 23 euro se hai un contratto con la maggior tutela, che ricordiamolo cesserà nel 2022. Se sei un cliente del libero mercato allora i costi amministrativi variano da fornitore in fornitore e vengono riportati sul contratto. In genere comunque la differenza tra mercato libero e tutelato per quanto riguarda gli oneri amministrativi per il distacco è davvero minima. Dovrai considerare anche il costo per il riallaccio della fornitura che è più alto di quello del distacco. Se hai un contratto con la maggior tutela per richiedere il riallaccio a seguito di una precedente sospensione energia elettrica seconda casa dovrai pagare un contributo fisso di 27,03 euro per oneri amministrativi a cui dovrai aggiungere un contributo fisso di 23 euro e un’imposta di bollo di 16 euro. Se quindi dovessi decidere per abbattere il costo bollette seconda casa di richiedere la sospensione temporanea della fornitura per poi riattivarla quando ti fa comodo, dovrai tener conto di queste spese fisse da affrontare. Dovrai quindi paragonare queste spese fisse di sospensione e riattivazione alle cifre che ti vengono richieste ogni mese per un contratto attivo della seconda casa anche senza utilizzo della corrente, e capire se ti conviene.

Il costo bollette seconda casa senza utilizzo corrente

Ciò che ti porta a chiederti se non ti convenga la sospensione temporanea fornitura elettrica seconda casa piuttosto che sobbarcarti il costo bollette seconda casa per tutto l’anno è il fatto che esiste un costo del contratto attivo fisso. Questo significa che, anche se non utilizzi la corrente nella tua seconda casa, dovrai comunque sostenere dei costi. La bolletta infatti include dei costi fissi che dovrai pagare in quanto il tuo punto di erogazione dell’energia resta attivo per tutto l’anno, anche nei mesi in cui non andrai nella tua seconda casa al mare o in montagna. Inoltre devi sapere che i costi vengono fissati su base annuale ma vengono calcolati su base mensile o quotidiana. Questo implica che qualora la corrente restasse attiva per dodici mesi allora dovrai pagare i costi per intero. Al contrario, se la corrente dovesse restare attiva solo per tre mesi all’anno, dovrai pagare un quarto dei costi. A stabilire i costi fissi per la fornitura elettrica sia con il mercato tutelato che con il mercato libero è l’ARERA.

La sospensione energia elettrica seconda casa conviene?

In conclusione quindi ti conviene disattivare e riattivare la fornitura elettrica della tua seconda casa per risparmiare? Per capirlo dovrai valutare diversi aspetti come il numero di mesi e la potenza del tuo contatore. Dovrai anche considerare i tempi burocratici in quanto l’interruzione volontaria della fornitura elettrica implica anche la risoluzione del contratto di energia elettrica. Dopo che avrai eseguito la sospensione energia elettrica seconda casa dovrai infatti per forza di cose stipulare un nuovo contratto di fornitura elettrica per riattivare la corrente. Dovrai quindi richiedere al tuo fornitore un subentro per cui avrai bisogno del codice fiscale, del codice POD, della lettura del contatore e del titolo abitativo dell’immobile. Dopo aver eseguito il subentro si potrà riattivare la luce nella seconda casa. La sospensione temporanea fornitura elettrica seconda casa quindi può convenirti ma solo se trascorri un periodo di tempo limitato nella seconda casa e se hai un contatore abbastanza potente.

Tieni comunque presente che attualmente nessun fornitore in Italia ti permetterà di interrompere per un periodo di tempo la tua fornitura luce della seconda casa. L’unica strada sarà quindi passare dalla richiesta di sospensione e questo comporterà che riceverai la bolletta di chiusura e dovrai sostenere, come abbiamo visto, anche i costi di riattivazione del contatore. Salvo alcune situazioni specifiche quindi non ti conviene richiedere la sospensione temporanea fornitura elettrica seconda casa. Se vuoi risparmiare sul costo bollette seconda casa potrai cercare nel mercato libero se non ci sono dei fornitori che ti propongono delle tariffe più vantaggiose.

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