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Il bonus 75 ristrutturazione 2023 è disponibile anche quest'anno e offre un incentivo a chi effettua lavori edilizi in un edificio adibito ad uso abitativo. Questo incentivo è riconosciuto sotto forma di detrazione sulle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024.
Ma il bonus 75 ristrutturazione come funziona? Consente di usufruire di una detrazione del 50% sull’IRPEF, fino a un massimo di 96.000 euro di spesa, per interventi di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria.
L'incentivo è un'ottima opportunità per tutti coloro che intendono ristrutturare la propria casa, ma anche per le imprese che operano nel settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni. Inoltre, il bonus 75 ristrutturazione 2023 può essere utilizzato anche per interventi di manutenzione ordinaria, come la sostituzione delle porte, dei pavimenti, delle finestre e dei serramenti.
In questo articolo parleremo del bonus 75 ristrutturazione 2023, andremo a vedere insieme quali sono i lavori ammessi, chi può ancora usufruire della cessione del credito e lo sconto in fattura, nonché tutte le informazioni necessarie per accedere all’agevolazione gestita dall’Agenzia delle Entrate.
Negli ultimi mesi, il governo italiano ha lanciato una serie di incentivi per incoraggiare gli italiani a ristrutturare le loro case. Uno di questi incentivi è il bonus ristrutturazione casa 75.
Questo bonus prevede una detrazione dall’Irpef del 50% per quanto riguarda le spese sostenute nell'ambito di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli, dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024. La detrazione è ripartibile in 10 quote annuali di uguale importo, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro.
Secondo l'articolo 16-bis del DPR 917 del 1986, i bonus per le ristrutturazioni edilizie sono stati nel tempo modificati e prorogati. Il Decreto Rilancio ha introdotto una nuova forma di agevolazione, offrendo ai contribuenti la possibilità di fruire del bonus in alternativa alla detrazione, attraverso la cessione del credito o lo sconto in fattura.
La Legge di Bilancio 2021 ha aumentato la detrazione del 50% (in precedenza era del 36%) e portato il limite di spesa a €96.000 (in precedenza era di €48.000). Mentre, la Legge di Bilancio 2022 ha esteso l'agevolazione fino al 31 dicembre 2024 ma con alcune modifiche. Con il Decreto Legge "in materia di cessione di crediti d'imposta relativi agli incentivi fiscali" il Governo Meloni ha vietato la possibilità di ricorrere sia alla cessione del credito che allo sconto in fattura per lavori iniziati dopo il 16 febbraio (data di entrata in vigore del DL).
Nel 2023, tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o meno in Italia, possono richiedere il bonus 75 ristrutturazione. Questo bonus è un'importante opportunità per tutti coloro che hanno intenzione di riqualificare la propria abitazione e usufruire di una detrazione fiscale del 75% sulle spese sostenute.
La detrazione prevista dal bonus 75 ristrutturazione 2023, è riconosciuta ai seguenti soggetti: Possessori e detentori di un immobile, come proprietario o nudo proprietario, titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), inquilini o comodatari, soci di cooperative divise e indivise, soci delle società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, e imprenditori individuali, sebbene solo per gli immobili non strumentali o merce (e le imprese familiari alle stesse condizioni).
Inoltre, può usufruire del bonus 75 ristrutturazione 2023, chiunque viva nello stesso immobile oggetto di interventi di ristrutturazione o riqualificazione e sia titolare di bonifici e fatture, ha diritto alla detrazione. Questo include il coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo grado e i componenti dell'unione civile.
Anche i coniugi separati assegnatari dell'immobile e i conviventi more uxorio, che non siano proprietari dell'immobile ma abbiano sostenuto le spese a partire dal 1° gennaio 2016, possono accedere alla detrazione prevista dal bonus 75 ristrutturazione.
Quali lavori sono ammissibili per il bonus 75 ristrutturazione 2023? Sono previsti incentivi fiscali per la ristrutturazione di unità immobiliari residenziali e di edifici residenziali.
Gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia prescritti dal Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, si riferiscono a interventi effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze.
Questi interventi, se effettuati correttamente, consentono di migliorare le condizioni strutturali, igienico-sanitarie ed energetiche degli immobili, garantendo un miglior comfort abitativo.
Inoltre, in caso di interventi di ristrutturazione edilizia, è necessario richiedere la prestazione di un tecnico abilitato, che verifichi le conformità ed esegua i lavori nel rispetto delle normative vigenti.
Nei lavori ammessi sono compresi anche quelli necessari per la ricostruzione o il ripristino di un immobile danneggiato a causa di eventi catastrofici. Questi interventi possono essere eseguiti a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza. In tali casi, sono necessari interventi di ricostruzione o di ripristino per riportare l'immobile allo stato iniziale.
Tali interventi possono comprendere lavorazioni strutturali, manutenzione delle strutture, lavorazioni meccaniche, sostituzione dei componenti danneggiati, riparazione di parti danneggiate, sostituzione di parti di finitura e altri lavori necessari a ripristinare l'immobile.
La ricostruzione o il ripristino dell'immobile danneggiato devono essere eseguiti nel rispetto delle normative tecniche e di sicurezza vigenti.
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