Non ci sono articoli
Il bonus ristrutturazione 110 è una grande opportunità per tutti coloro che desiderano dare una rinfrescata alle proprie abitazioni. Si tratta di uno strumento di incentivazione fiscale introdotto nel 2020, con lo scopo di promuovere l’efficienza energetica, la sicurezza degli edifici e la riduzione dei costi di gestione.
Questa misura di agevolazione prevede un credito d’imposta pari al 110% delle spese sostenute per la ristrutturazione e l’ammodernamento di abitazioni private. Ciò significa che a fronte di una spesa di 10.000 euro per interventi di ristrutturazione, l’ammontare del credito d’imposta sarà pari a 11.000 euro, da portare in detrazione nei 10 anni successivi.
Gli interventi ammissibili con la ristrutturazione casa bonus 110 sono i seguenti: interventi di riqualificazione energetica e di sostituzione di impianti termici; di adeguamento o messa in sicurezza degli edifici, quali l’installazione di schermature solari, di sistemi di allarme o di sistemi di videosorveglianza; interventi di ristrutturazione edilizia, quali la tinteggiatura delle pareti, la sostituzione di pavimenti e rivestimenti, la ristrutturazione dei bagni e delle cucine; interventi di rifacimento delle facciate e di installazione di impianti di climatizzazione.
Il bonus ristrutturazione 110 è rivolto sia ai proprietari di abitazioni private che ai conduttori di abitazioni in locazione. La detrazione è fruibile esclusivamente per lavori effettuati da imprese di costruzione o ristrutturazione edilizia, nonché da liberi professionisti abilitati.
Infine, il bonus ristrutturazione 110 non è cumulabile con altri bonus o detrazioni fiscali. È possibile, invece, cumulare il credito d’imposta con le agevolazioni previste dal Superbonus 110%, che prevede la possibilità di usufruire di una detrazione del 110% anche per interventi di efficientamento energetico.
In questo articolo parleremo del bonus ristrutturazione 110 come richiederlo, quali sono i requisiti da soddisfare e quando scade.
Il bonus ristrutturazione 110 è una agevolazione fiscale introdotta dal Governo Italiano per incentivare la ristrutturazione di edifici esistenti. Come tutti gli incentivi, anche questo bonus ha dei vincoli e dei requisiti da rispettare per poterne usufruire.
Per ottenere il bonus ristrutturazione 110, bisogna soddisfare determinati requisiti. Ad esempio l'intervento di ristrutturazione casa bonus 110 deve essere iniziato dopo il 1° gennaio 2020 e deve essere effettuato su edifici già esistenti. Il bonus ristrutturazione 110 è una detrazione fiscale sugli oneri sostenuti per la ristrutturazione, da ripartire in 10 quote annuali costanti. La detrazione può essere richiesta da un soggetto titolare di un reddito d'impresa o da un soggetto titolare di un reddito di lavoro autonomo.
Per richiedere il bonus ristrutturazione 110 è necessario compilare la dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Unico) e inserire i dati relativi agli interventi di ristrutturazione effettuati. La documentazione da presentare all'Agenzia delle Entrate deve contenere una descrizione degli interventi effettuati e anche le fatture e i documenti che certificano il pagamento degli stessi.
Una volta presentata la documentazione all'Agenzia delle Entrate, sarà necessario attendere l'approvazione per accedere al bonus ristrutturazione 110. Se l'Agenzia delle Entrate ha approvato la detrazione, sarà necessario attendere il pagamento della detrazione stessa da parte dell'Agenzia delle Entrate. Il pagamento della detrazione avviene periodicamente, ogni volta che il contribuente ha presentato la dichiarazione dei redditi o la dichiarazione unica.
In conclusione, il bonus ristrutturazione 110 è un'ottima opportunità per incentivare la ristrutturazione degli edifici esistenti. Per poterne beneficiare sarà necessario rispettare i requisiti previsti dalla normativa ed effettuare gli interventi di ristrutturazione previsti. Una volta presentata la documentazione all'Agenzia delle Entrate, sarà possibile ottenere il pagamento della detrazione fiscale.
Il Documento di Economia e Finanza 2021 (NADEF) è stato presentato alle Camere ed esaminato dal Consiglio dei Ministri, proponendo la proroga differenziata per tipologie edilizie dei benefici fiscali del bonus ristrutturazione 110. Il provvedimento si applicherà a interventi di riqualificazione energetica, miglioramento tecnologico ed incremento della classe di sicurezza sismica su edifici residenziali esistenti. Di seguito, il bonus ristrutturazione 110 quando scade:
Per i condomini, la scadenza prorogata al 31 dicembre 2025, con aliquote decrescenti, pari a 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023; 70% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024; 65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.
Gli interventi edilizi per le villette ed edifici unifamiliari, presentati con la Certificazione dell'Impianto di Rilevazione dei Locali (CILAS) entro il 30 settembre 2021, così come quelli di demolizione e ricostruzione per i quali è stato richiesto il titolo abilitativo entro lo stesso termine, saranno prorogati al 31 dicembre 2022.
Gli interventi edilizi su unità immobiliari ad abitazione principale presentati con la CILAS dopo il 30 settembre 2021 e quelli di demolizione e ricostruzione per i quali è stato richiesto il titolo abilitativo dopo il 30 settembre 2021, saranno prorogati al 31 dicembre 2022 ma solo se il titolare dei permessi ha un ISEE fino a 25mila euro. Se invece l'ISEE del titolare dei permessi è superiore a 25mila euro, la scadenza resta fissata al 30 giugno 2022.
Per gli edifici EX-IACP, altri enti e cooperative di abitazione, il bonus ristrutturazione 110 sarà prorogato fino al 31 dicembre 2023 per gli interventi edilizi sugli edifici ex-IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) altri enti analoghi, e cooperative di abitazione a proprietà indivisa che alla data del 30 giugno 2023 abbiano realizzato almeno il 60% dell’intervento complessivo.
Per gli edifici da 2 a 4 unità immobiliari, il bonus ristrutturazione 110 sarà prorogato fino al 31 dicembre 2022.
Infine, lo stesso disegno di legge prevede che gli interventi di realizzazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica sugli edifici (o sulle loro pertinenze) siano prorogati al 30 giugno 2022.
Non ci sono articoli
Non ci sono tag