Chi ha inventato la corrente elettrica?

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L’invenzione dell’elettricità ha modificato il mondo portandolo a divenire quello che conosciamo al giorno d’oggi, ma ci pensiamo a come era prima dell’invenzione della luce e della corrente elettrica, quante delle cose che oggi consideriamo normali e di uso comunque invece prima erano precluse e considerate impossibili, appunto non essendovi l’energia elettrica? L’interesse manifestato da ogni persona nel mondo sin dalle sue origini per i fenomeni elettrici è comune, in quanto anche i nostri antenati in epoca Paleolitica erano affascinati dai fulmini, che sono un chiaro esempio di come anche la natura produca energia, ma bisogna risalire da pochi secoli fa per analizzare nel dettaglio la scoperta dell’energia elettrica e dare una risposta alla domanda su chi ha inventato la corrente. In molti, infatti, concorrerebbero prendersi questo merito, e in effetti gli studi fatti sull’argomento sono talmente numerosi che definire chi è l’inventore della luce può non essere semplice da definire a priori. Facendo però un breve excursus storico possiamo provare a rispondere alla domanda su chi ha inventato la corrente, e quindi il nome dell’inventore energia elettrica, anche se devi sapere che in molti non sono d’accordo, quindi il dibattito è per molti ancora aperto.

Da chi, come e quando fu scoperta l’elettricità?

L’elettricità fu scoperta circa duemila anni fa dai nostri predecessori, ma era solo materia e non si sapeva come sfruttarla né come poter fare reali esperimenti su di essa, per i quali si dovette attendere fino al 19° secolo, ma i primi esperimenti scientifici ebbero inizio soltanto a partire dal XIX secolo. Prima di quel momento possiamo annoverare gli studi fatti da Talete sulle proprietà scientifiche dell’ambra nel 600 a.C., quelli compiuti da Seneca in merito ai fulmini che presentavano potenze differenti e riuscì a iniziare a dare un abbozzo di studio in modo teorico ai fenomeni elettrici, per arrivare poi a Cardano che nel 16° secolo distinse la forza elettrica dalla forza magnetica, consentendo allo studio sull’elettricità di progredire sempre di più. Nel 1928 Gray si occupò di studiare la conducibilità dei corpi e nel 1740 iniziarono a essere utilizzati termini come isolante e conduttore, per arrivare agli studi di Gilbert in merito alla era energia elettrica, ripresi da Von Guerricke il quale inventò la prima pompa pneumatica e la prima macchina elettrostatica, senza contare ovviamente i contributi dati da Franklin, Du Fay e De Coulomb. Il primo inventò il parafulmine, il secondo scoprì i due tipi di elettricità, ovvero le cariche elettriche (una prodotta dallo sfregamento del vetro e l’altra dallo sfregamento dei corpi di resina), mentre il terzo elaborò una legge che porta il suo nome che aveva quale scopo quello di misurare la forza del campo elettrico mediante l’impiego di una bilancia di torsione. Un principio molto importante sul quale si lavorò riguardava il fatto che due corpi della stessa carica elettrica si respingono, mentre due corpi dei medesimi poli si attraggono e da ciò deriva una scoperta molto importante, ovvero il concetto di elettricità positiva e negativa.

La vera rivoluzione in campo elettrico, per arrivare a dare una risposta alla domanda sull’identità dell’inventore della luce e quindi a chi ha inventato la corrente, è stata fatta grazie a due scienziati, Galvani e Volta, i quali fecero grandi scoperte che portarono a un grande passo in avanti e consentirono a chi ha inventato la corrente di avere le porte aperte per la scoperta finale. Galvani analizzò l’elettricitàin campo animale guardando come i muscoli delle articolazioni di una rana, presentavano proprietà elettriche quando venivano a contatto con taluni metalli, mentre Volta riprendendo tali studi ricondusse il fenomeno elettrico invece al contatto di due metalli mediante un panno bagnato e nel 1800 inventò la prima pila elettrica, conosciuta inizialmente con il termine di apparato elettromotore, introducendo in tal modo il primo generatore statico di energia elettrica. Proprio per rendere omaggio a Volta venne coniato il termine volt, il quale si riferisce alla unità di misura della tensione (ovvero la capacità della batteria di produrre corrente elettrica).

Si dovette attendere per l’invenzione della prima lampadina a incandescenza al 1814ad opera di Humphry Davy (con un utilizzo limitato nel tempo e concesso solo spazi esterni di grandi dimensioni) e al 1830 per l’avvento del primo generatore elettromagnetico di corrente elettrica ad opera di Faraday, poi fu il turno dell’invenzione di Pacinotti nel 1850 in merito alla possibilità di trasformare l’energia meccanica in energia elettrica e nel 1877 la lampadina di Davy fu perfezionata da Edison e resa funzionante dallo stesso nel 1879.

Possiamo quindi affermare che chi ha inventato la corrente non sia alla fine una persona sola, ma un insieme di menti geniali che, lavorando insieme anche se a distanza di secoli hanno fatto sì che l’energia elettrica non fosse solo un miraggio, bensì qualcosa di reale. Possiamo affermare che Thomas Edison sia l'uomo che ha dato energia elettrica al mondo, registrando nel 1879 il brevetto della lampada elettrica a incandescenza, ma bisogna specificare come prima di lui già erano attivi numerosi studi portati avanti da studiosi di tutto il mondo in materia, quindi per correttezza sarebbe possibile dire che l’inventore energia elettrica non sia solo uno, bensì tutti loro.

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