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Capita spesso di lettere Iva inclusa/Iva esclusa, ma sappiamo esattamente cos’è l’Iva, cosa vuole dire se leggiamo che vi è l’applicazione Iva agevolata, qual è il funzionamento dell’Iva? La risposta a tutte queste domande potrebbe risultare un po’ complessa se non si ha alcuna conoscenza del settore, ma non ti preoccupare in quanto con alcuni piccoli consigli si avrà la possibilità di capire non solo cos’è l’Iva ma anche si comprendere nel dettaglio come funziona l’Iva, come calcolarla e quali sono i principali elementi di cui occorre tenere conto quando ci si addentra a voler comprendere a fondo il funzionamento dell’Iva nelle procedure classiche nelle quali con cadenza più o meno regolare tutti noi ci possiamo imbattere. Un documento molto importante che può aiutare a comprendere bene, almeno a livello teorico, cos’è l’Iva, è il d.p.r. 633/1972, il quale dice in merito all’Iva e a come avviene l’applicazione Iva agevolata: “l’imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell’esercizio di imprese o nell’esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate”. Partendo da una definizione semplice, possiamo rispondere alla domanda quindi su cos’è l’Iva dicendo che l’Iva è l’imposta sul valore aggiunto, cioè quella che viene considerata come la principale imposta di tipo indiretto che è al momento attuale in vigore sia nel nostro paese sia negli altri stati appartenenti alla UE, ed è quindi un tentativo di armonizzazione fiscale tra tutti questi paesi.
L'Iva rientra nella categoria, o per meglio dire nella sezione, relativa alle imposte che vengono applicate sui consumi, e si può distinguere in monofase o in plurifase. Nel primo caso l’iva viene applicata solo una volta quale imposta sui consumi, mentre nel secondo caso viene applicata in differenti fasi del processo produttivo e relativo anche alle operazioni di distribuzione, le quali si possono classificare in due tipologie: a cascata, le quali sono cumulative, e quelle a valore aggiunto (nelle quali di differenti prelievi interessano unicamente il valore aggiunto di ogni passaggio prodotto dal bene in questione).
E’ importante segnalare come l’Iva gravi sul consumatore finale sulla base di quello che viene definito il prezzo del bene di interesse, e presenta tale caratteristiche essenziali in qualità di imposta. Esse sono la generalità, la proporzionalità, l’applicazione sui consumi e la sua natura indiretta. Quest’ultimo, ovvero l’imposta indiretta, è una delle principali caratteristiche dell’Iva, in quanto interessa unicamente il consumo del bene e non interessa invece la capacità contributiva dell’utente/cliente. Inoltre l’Iva è considerata come una imposta di tipo proporzionale dal momento che il suo totale finale (che potrà più o meno gravare sull’utente/cliente) dipende dal rapporto che sussiste tra il costo finale del bene e l’aliquota relativa, senza quindi che venga tenuto conto della qualità di passaggi che interessano il bene per quanto riguarda il processo di produzione e distribuzione. Possiamo inoltre affermare, sempre per quanto riguarda il comprendere bene cos’è l’Iva e come avviene il funzionamento dell’Iva, che essa è una imposta di tipo neutro dal momento che interessa il maggior valore che ogni fase del processo aggiunge a ciò che si sta acquistando (quindi al bene o al servizio), senza tenere conto anche in tal caso della qualità di passaggi che interessano il bene o il servizio. Inoltre possiamo anche affermare come l’Iva sia una imposta di tipo generale, dal momento che riguarda tutti gli utenti/clienti, senza distinzioni. Sempre per restare in tema di come funziona l’Iva, occorre specificare come l’Iva sia una particolare tipologia di imposta di tipo proporzionale, dal momento che il suo ammontare finale (che potrà quindi più o meno gravare sul prezzo finale che l’utente dovrà pagare) potrà dipendere dal costo del bene moltiplicato per quella che è la specifica aliquota di riferimento, e da qui sorge spontanea la domanda su quali siano le tipologie di aliquote che possono esser previste, in modo da arrivare preparati a capire quanto l’iva incida sul costo finale di un bene o un servizio.
Le aliquote Iva che occorre conoscere, in quanto possono essere previste e incidere sul prezzo finale, sono principalmente tre, l’aliquota minima al 4% per i beni e i servizi di prima necessità, quella al 10% (conosciuta anche come aliquota ridotta) che viene solitamente applicata agli alimentari, i servizi edili e i servizi che interessano il settore turistico) e infine troviamo l’iva considerata ordinaria ovvero al 22%, la quale viene applicata in tutti gli altri casi. Un ultimo appunto da fare riguarda le operazioni che interessano e che sono soggette alla applicazione dell’Iva, le quali si classificano in imponibili, non imponibili, esenti dall’Iva e escluse dall’Iva, e per maggiori informazioni in merito, anche per capire nel caso a quale categoria rientri, ti consigliamo di rivolgerti al tuo commercialista o a informarti consultando i testi di legge ufficiali.
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