Comparatori banner, un’ottima pubblicità!

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Vi siete mai chiesti cosa significhi “banner”? Il termine deriva dall’inglese e significa “striscione” e, come molti sapranno (in quanto ne sono entrati a contatto visionandoli durante la navigazione dei propri siti web preferiti) sono i messaggi pubblicitari che appaiono, proprio come degli striscioni, su taluni siti online.

I comparatori, i banner e le campagne: tutti i segreti

Ci sono varie tipologie di banner, da non confondere con i pop-up, e vengono utilizzati solitamente per l’Advertising online al fine di generare traffico su una campagna mirata, così da portare un numero cospicuo di clienti a lasciare i propri dati o a cliccare su un annuncio, al fine di concludere il processo poi con la vendita di un prodotto o servizio in oggetto. Ci sono diverse campagne che si possono attivare con i banner, da quelle a CPC a quelle a CPL fino ad arrivare alle campagne a CPA, ovviamente direzionando gli investimenti e le performance sulla base delle richieste del cliente e delle potenzialità della singola campagna.

I banner sono una straordinaria opportunità per generare traffico anche per i comparatori gas o i comparatori online luce. Pensateci: state visitando un sito dove si tratta di nuove tecnologie, risparmio energetico, cura dell’ambiente, e vi appare un banner dove si parla di risparmiare sulle bollette della luce e del gas per la vostra abitazione, non sareste interessati a cliccarvi sopra per saperne di più?

Ovviamente parlando di comparatori banner devono apparire su spazi dedicati che non rappresentino un fastidio per l’utente quando appaiono e, inoltre, per dare buoni risultati, devono essere in linea con il contenuto del sito o dell’articolo ove appaiono, altrimenti rischiano di venire chiusi in pochi secondi senza che l’utente visioni il messaggio.

Le campagne a CPC sono mirate esclusivamente a ottenere dei clic sul banner, e in tali casi questi possono essere predisposti in un determinato formato, essere expanding o muoversi all’interno della pagina, così da generare molti click. Discorso diverso invece per le campagne a CPL o CPA, finalizzate ovvero al portare l’utente a lasciare i suoi dati per essere ricontattato, oppure a effettuare direttamente una vendita e, in questo caso, è opportuno studiare un banner su misura che richiami l’attenzione dell’utente, che proponga soluzioni o servizi reali e che sia coerente con l’offerta.

Il comparatore utenze CheTariffa.it, trattando tariffe per luce, gas e adsl come comparatori, usa banner pubblicitari per portare traffico sul sito e per pubblicizzare i propri servizi agli utenti e i risultati, in termini sia di lead generation sia per quanto riguarda le conversioni in vendite, è in costante crescita!

Comparatori banner: visibilità garantita!

Lavorando per fare pubblicità a diversi comparatori banner e altri strumenti di questo tipo possono tornare utili per numerosi motivi! È risaputo da tempo, infatti, che all’interno di un sito i contenuti pubblicitari extra sono apprezzati solo se contestualizzati all’interno della pagine in cui compaiono. Da qui viene naturale pensare che un tipo di sito così eterogeneo come un comparatore, in grado di attrarre clientela per diverse utenze, possa facilmente risaltare in mezzo a tutti gli altri annunci! Non è un ragionamento assolutamente sbagliato infatti, perché ottimizzando la segmentazione degli spazi pubblicitari sui comparatori banner e popup risultano assolutamente tra i mezzi più efficaci!

Blocchi delle pubblicità, come evitarli

Quando si parla di comparatori banner e più in generale di pubblicità online, non si possono non menzionare anche i cosiddetti Ad-blocker. Questi software, creati appositamente per bloccare le pubblicità sui siti online, impediscono a tutti coloro che strutturano una campagna di questo tipo di ottenere traffico e, di conseguenza, visibilità e guadagni. Si tratta di programmi nati come reazione alla presenza massiva di pubblicità e spam in alcuni siti online, ma la loro presenza danneggia tutti, anche quei portali che della pubblicità fanno l’unica fonte di introito.

Da parte dell’utenza questi strumenti si rivelano per la maggior parte delle volte utili, se non indispensabili, ma per tutti coloro che vogliono guadagnare da digital advertising risultano estremamente dannosi. Come evitarli? La risposta è complessa: da una parte, sul lungo periodo sarebbe utile una formazione all’utenza che naviga sul web dell’importanza delle pubblicità, come fonte di introito per permettere la sopravvivenza alla maggioranza degli attuali siti web. Nel breve periodo, la soluzione più diffusa ed efficace consiste nel limitare parzialmente o totalmente l’accesso al sito, oscurandolo con una finestra popup che impone al visitatore di disattivare l’adblock per poter usufruire dei contenuti presenti. In entrambi i casi, il digital advertising è seriamente minacciato da questa tipologia di software, ed è importante che venga limitata con ogni possibile mezzo.

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