Bollette acqua: prescrizione in due anni?

In Risparmio energetico

Il settore relativo alla prescrizione, intesa come diritto per l’utente, una volta trascorso il termine di tempo massimo entro il quale il creditore, o fornitore di servizi come la luce, il gas, l’acqua di casa (o, per i clienti business, per la propria società) non può più avvalersi del diritto di esigere la somma di denaro imprestata o che l’utente deve alla ditta fornitrice dei servizi. Per quanto riguarda le utenze come la luce e il gas, la prescrizione è di durata biennale per i domestici, i professionisti e le microimprese, arrivando a cinque anni invece per le società di più grandi dimensioni (ricordiamo che nella categoria delle microimprese rientrano quelle società con meno di 10 dipendenti o con un fatturato depositato nell’ultimo anno non superiore i 2 milioni di euro). Anche per le bollette acqua prescrizione viene intesa come per le bollette di altre forniture come la luce e il gas, con un termine di due anni, trascorsi i quali l’utente (anche definito consumatore) non ha più obblighi di pagamento nei confronti della società erogatrice del servizio. Non solo relativamente alle bollette acqua prescrizione ma anche per quanto riguarda le altre tipologie di forniture, esistono delle specifiche norme anche a tutela dei consumatori per quanto riguarda i conguagli : qualora infatti vengano emesse fatture da parte delle società erogatrice di una utenza o di un servizio, a debito del consumatore, relativamente a conguagli per periodi superiori i due anni, si può effettuare un accertamento delle violazioni del codice del consumo, mediante l’apertura di una apposita pratica, e l’utente che ha presentato il reclamo ha pieno diritto alla sospensione dell’obbligo di pagamento (mentre il creditore, o la società che intende far valere il diritto al pagamento da parte dell’utente, è assolutamente tenuto a informare quest’ultimo dell’avvio del procedimento legale nei suoi confronti). Al momento dell’avvenuta verifica, è diritto dell’utente ottenere il rimborso dei pagamenti (che sono stati fatti, nel caso, a titolo di conguaglio ritenuto però non idoneo) entro un limite massimo stabilito a 3 mesi.

Bolletta acqua non pagata prescrizione

Abbiamo parlato della prescrizione bollette acqua 2 anni, cos’è e come funziona, oltre che aver spiegato nel dettaglio cosa bisogna fare qualora si volesse applicare il diritto di prescrizione, evitando procedimenti penali, e cosa dice la legge in merito alle bollette acqua prescrizione, ma andiamo a riepilogare a cosa si fa riferimento nel dettaglio. A seguito della Legge di Bilancio 2018 e della Delibera emanata da Arera e in vigore dal 1° gennaio 2020, il consumatore ha diritto a ottenere l’annullamento del pagamento relativo a bollette acqua prescrizione risalenti a più di 2 anni. E se invece si avessero fatture emesse prima del 1° gennaio 2020? In questo caso la prescrizione bollette acqua 2 anni non è più valida, in quanto i termini passano da 2 a 5 anni, pertanto (e qui ci rivolgiamo sia ai clienti domestici sia ai professionisti e alle microimprese, mentre non alle società per le quali vale sempre la regola dei 5 anni anziché 2) il consiglio è di fare attenzione qualora abbiate in casa fatture dell’acqua non pagate se risalenti al 2015 o prima, in quanto il termine potrebbe essere per l’appunto di 5 anni e non di 2, quindi potreste non poter applicare il principio della prescrizione ma dovreste essere obbligati al loro pagamento.

Prescrizione bollette acqua 2 anni: cosa bisogna fare e a cosa prestare attenzione

E’ importante segnalare come per le bollette acqua prescrizione il procedimento non sia automatico, bensì è l’utente a dover presentare la domanda. La ditta fornitrice del servizio idrico è tenuta a emettere una fattura separata ove indica gli importi prescrivibili (o, in alternativa, questi devono essere indicati all’interno della bolletta complessiva), allegando anche un apposito modulo che il consumatore dovrà compilare in formato sia cartaceo sia digitale, in modo che l’utente possa scegliere la modalità che preferisce, indicando gli importi relativi agli ultimi 2 anni (massimo di tempo, entro il quale altrimenti la pratica cade in prescrizione). Nel caso in cui l’utente non sia soddisfatto della procedura potrà sporgere reclamo all’autorità competente o direttamente al giudice, e sarà quest’ultimo poi a stabilire a quale delle due parti dare ragione.

Abbiamo visto in questi paragrafi cosa si intende con la problematica nella quale in molti si sono potuti dover interfacciare nel corso della propria vita, ovvero la bolletta acqua non pagata prescrizione, come l’utente è tutelato dalla legge e cosa bisogna fare per risolvere il problema, quali sono le tempistiche considerate idonee per la prescrizione e molto altro ancora. Nel caso in cui però abbiate ancora dei dubbi o delle perplessità in merito a cosa fare in caso di bollette acqua prescrizione, oppure nel caso in cui vogliate far valere i vostri diritti per quanto riguarda la bolletta acqua non pagata prescrizione, il consiglio è di leggere attentamente la sezione dedicata alle prescrizioni sul sito di Arera, o rivolgervi a un legale specializzato in queste tematiche.

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