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Forse non hai mai sentito parlare di cos’è conto termico come funziona e a chi viene consigliato, ma non ti preoccupare, in quanto siamo qui per fornirti tutte le informazioni utili in merito a questo speciale meccanismo di incentivazione il cui obiettivo è quello di promuovere l’esecuzione di lavori e interventi volti a portare un incremento, per impianti di dimensioni contenute, per quanto riguarda l’efficienza energetica e la produzione di energia termica proveniente da fonti rinnovabili (quindi non combustibili fossili, bensì fonti alternative come l’impiego dell’aria, dell’acqua, del sole e di altri beni naturali per produrre energia elettrica). L’obiettivo primario del conto termico è di giungere a una riqualificazione relativamente al patrimonio edilizio dello Stato, attraverso un processo di trasformazione dell’assetto dello stabile (o edificio o locale analizzato) al fine di ridurre il suo fabbisogno di energia termica e al contempo impiegare le fonti rinnovabili per soddisfare le singole necessità. Grazie al Conto energia termico coloro che hanno uno stabile, o i proprietari di un appartamento in un condominio, potranno decidere di riqualificare l’edificio, o gli edifici, al fine di aumentare le prestazioni energetiche e aumentare di conseguenza anche la propria autonomia energetica. Questo si tradurrà in un investimento iniziale, ma ricompensato in breve tempo grazie a una netta riduzione dei consumi (e un conseguente recupero, in breve tempo, della somma inizialmente sostenuta).
Il responsabile del conto termico è il GSE, ovvero il gestore dei servizi energetici, il quale si occupa dell’attuazione e gestione di tutte le attività connesse al conto termico, a partire dalle modalità per l’erogazione dei contributi sino ad arrivare all’applicazione delle specifiche regole per far sì che tutte le operazioni si svolgano in modo corretto e senza la presenza di talune problematiche. Per quanto riguarda la dotazione che viene erogata annualmente per quanto riguarda il conto termico, questa si attesta a 900 milioni di euro, di cui circa ¼ è destinato alla P.A. Gli interventi previsti dal conto possono essere racchiusi in due principali categorie: gli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti e quelli per la sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale (in questo caso, ovviamente, l’obiettivo dell’intervento è quello di sostituire gli impianti presenti con impianti ad alta efficienza energetica, in modo da ridurre l’inquinamento e fare del bene all’ambiente, e in contemporanea ridurre gli sprechi e i consumi così da abbassare le bollette dell’elettricità). L’aspetto assolutamente di cui tenere conto è che, mentre la Pubblica amministrazione può accedere al contributo di incentivazione previsto dal conto termico per ambedue le categorie, i privati hanno la possibilità di accedere solo agli interventi rientranti nella 2° categoria e per un massimale di 700 milioni di euro annui.
Il conto termico prevede due diverse modalità per quanto riguarda l’’accesso al meccanismo di incentivazione, ovvero l’accesso diretto e la prenotazione. Quest’ultima modalità è consentita alle Pubbliche amministrazioni e agli enti ESCo, mentre all’accesso diretto possono accedervi sia i soggetti pubblici sia i privati. Una nota importante di cui bisogna tenere conto è rappresentata dagli incentivi statali che possono essere erogati (e, quindi, a cui si può accedere) in contemporanea al conto termico, e quelli invece non sono cumulabili. Gli incentivi cumulabili sono principalmente quelli relativi ai fondi di garanzia, di rotazione e in conto interesse, mentre gli incentivi in conto capitale sono cumulabili ma solo per gli edifici ad uso pubblico.
Per quanto riguarda l’erogazione dell’incentivazione dei bonus per il conto termico, occorre sottolineare come la nuova disciplina in merito abbia confermato l’erogazione del bonus in 1-2-5 rate a livello annuale, sulla base della taglia del tipo di intervento per il quale si richiede l’incentivo. I privati hanno la possibilità di sostenere il pagamento in una sola soluzione (non valida per pagamenti superiori i 5000 €, mentre le P.A. possono emettere pagamenti superiori i 5000 €).
Il conto termico, a partire dal momento della sua costituzione e entrata in vigore, ha subito vari rinnovamenti, sino ad arrivare al conto 2.0, il quale è strutturato con l’obiettivo di sfruttare in modo ancora più ottimale e proficuo gli incentivi al fine di eseguire lavori di efficientamento energetico e sviluppo relativo alle varie tipologie di fonti rinnovabili termiche. Le differenze tra questo nuovo conto 2.0 e il precedente conto termico del 2012 sono numerose, e per andare a esplicarle in maniera molto veloce possiamo annoverare la molteplicità di soggetti ammessi oggi ad accedere al piano di incentivazione, rispetto al passato (adesso, infatti, sono incluse anche le cooperative e le imprese pubbliche in forma societaria, che invece prima non erano ammesse). Inoltre la procedura di accesso all’incentivazione è molto più snella e le tempistiche sono nettamente più contenute (si deve attendere solo 2 mesi per avere accesso al contributo, mentre prima erano 6 mesi) e si ha un aumento anche relativo alla possibilità di chiedere un’unica rata (sino a 5000 €, mentre prima erano solo 600 €) e il numero di interventi possibile è anch’esso aumentato. Si può quindi capire da sé come la nuova tipologia di conto 2.0 sia realmente molto efficace.
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