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Se hai intenzione di trasferirti in una nuova casa dovrai prestare attenzione anche alle forniture energetiche così da iniziare per tempo le pratiche richieste. Se il contatore gas (o luce) è stato disattivato, devi richiedere un subentro gas e luce e potrai farlo scegliendo i in completa libertà uno dei tanti fornitori del mercato libero oppure rivolgendoti al mercato tutelato. In questo caso però sappi che nel gennaio 2022 la Maggior Tutela cesserà in modo definitivo non lasciandoti quindi altra scelta che valutare le offerte dei fornitori del libero mercato. E’ molto importante che tu capisca la differenza tra subentro e voltura così da non combinare pasticci. Si tratta infatti di due operazioni che molti confondono ma che sono molto diverse tra loro. Continua la lettura per capire il perché e non rischiare possibili equivoci.
Il trasloco in una casa nuova è un passaggio che andrà preparato con largo anticipo e dovrai anche decidere cosa fare con le utenze energetiche. Anche in questo caso dovrai muoverti in anticipo andando a verificare se nella nuova casa dove intendi trasferirti il contatore gas sia presente e attivo o presente e disattivato. Nel primo caso dovrai semplicemente richiedere un cambio intestatario della bolletta, la voltura delle utenze, mentre nel secondo caso dovrai richiedere una riattivazione del contatore, e quindi un subentro gas. Detto in altre parole, se il precedente inquilino della casa dove devi trasferirti ha effettuato la disdetta gas dovrai attivare un nuovo contratto gas che non abbia collegamenti con quello del precedente intestatario. Tieni anche presente, nell’ottica di comprendere la differenza tra subentro e voltura, che per richiedere un subentro gas e luce è necessario che sia stata fatta dal vecchio intestatario una richiesta formale di disdetta gas e quindi di disattivazione del contatore. Con la voltura invece, potrai semplicemente cambiare intestatario di un contratto senza che vi sia l’interruzione fornitura gas. Continua la lettura per saperne di più su come richiedere il subentro gas e non farti trovare impreparato.
Prima di approfondire aspetti importanti come ad esempio quanto costa subentro gas, devi sapere che per richiedere questa operazione dovrai procurarti alcuni documenti. Innanzitutto ricorda che sarai libero di inoltrare la domanda di subentro gas a un fornitore a tua scelta. Dopo che avrai inviato la domanda, il fornitore dovrà inoltrare i documenti subentro gas da te forniti e la richiesta al distributore. A sua volta il distributore sarà tenuto a realizzare l’attivazione del contatore gas entro i tempi che sono stati stabiliti dall’ARERA. Il consiglio che ti diamo per evitare il rischio di brutte sorprese, o comunque di perdite di tempo, è quello di procurarti con largo anticipo tutti i documenti per subentro gas. Spesso infatti la mancanza di alcuni documenti rischia di far slittare i tempi per la riattivazione del contatore gas. Vediamo ora nel dettaglio quali sono i documenti per subentro gas che dovrai allegare alla domanda da inviare al fornitore:
Il costo subentro gas non è un dato di secondaria importanza e ti conviene quindi informarti anticipatamente anche da questo punto di vista così da non andare incontro a spiacevoli sorprese. Sappi ad esempio che il costo subentro gas cambia a seconda che tu voglia procedere contattando il Servizio di Maggior Tutela o uno dei fornitori del mercato libero. Se vuoi sapere quanto costa subentro gas con il mercato tutelato ti sarà utile sapere che dovrai versare 27,03 euro di oneri amministrativi, 23 euro di contributo fisso e 16 euro di imposta di bollo. Il costo subentro gas per gli utenti del mercato libero invece varia da fornitore a fornitore e sarai quindi tu a scegliere. Se ti chiedi quanto costa subentro gas con il mercato libero sappi che dovrai in ogni caso versare un contributo fisso di 27,03 euro a cui a aggiungere una quota variabile che può andare dai 20 ai 60 euro. Tieni anche conto del fatto che, se hai un impianto soggetto alla delibera 40/2014, il fornitore gas ti addebiterà 40 euro per gli impianti a uso domestico. Qualora l’accertamento non fosse possibile, il costo subentro gas dovrà tener conto di 15 euro ulteriori di addebito che possono diventare 60 euro se il Comune ha invece eseguito delle verifiche sugli impianti.
Se vuoi sapere quanto costa subentro gas sappi che le cose cambiano a seconda che tu voglia eseguire il subentro gas con il libero mercato o con il Servizio di Maggior Tutela (che scade nel gennaio 2022). Nel primo caso dovrai pagare un costo subentro gas complessivo di 66 euro, nel secondo caso un costo che va dai 47 ai 67 euro.
Affrontando ora il tema dei tempi subentro gas tieni presente che le tempistiche vengono fissate dall’ARERA. L’Autorità ha fissato in 12 giorni lavorativi il tempo massimo per l’attivazione di un contatore gas da quando avrai trasmesso la tua richiesta al fornitore. Andando nel dettaglio dei tempi subentro gas il fornitore avrà 2 giorni lavorativi per inoltrare la tua richiesta al distributore locale. Una volta ricevuta la richiesta, il distributore locale avrà a sua volta altri 10 giorni lavorativi per inviare un tecnico sul posto e provvedere all’attivazione della fornitura gas. A tua tutela devi anche sapere che qualora, per colpe acclarate del distributore, la fornitura gas venisse attivata oltre il tempo previsto, avrai diritto a un rimborso automatico di 30 euro. Alla luce dei tempi subentro gas il consiglio è quindi quello di pianificare il subentro con largo anticipo mettendo così in conto anche dei possibili ritardi imputabili al distributore locale.
Conoscere i tempi subentro gas è importante per muoversi in modo tempestivo ed evitare brutte sorprese. Devi sapere che le tempistiche sono decise dall’ARERA e che sono di 2 giorni lavorativi per l’invio da parte del fornitore della tua richiesta al distributore locale. Quest’ultimo avrà 10 giorni lavorativi per procedere all’attivazione.
Abbiamo già accennato alla differenza tra subentro e voltura proprio perché in tanti tendono a confondere queste due operazioni o comunque a pensare che si tratti di qualcosa di molto simile. In realtà si tratta di due operazioni tra loro molto diverse e dovrai sapere in che situazione dovrai chiedere un subentro o una voltura. La voltura dovrai richiederla in caso di contatore attivo semplicemente per cambiare l’intestatario dell’utenza, il subentro gas invece sarà la scelta obbligata se hai davanti a te un contatore non attivo con contratto precedente cessato. La procedura di subentro gas in questo senso è analoga alla richiesta di attivazione con la differenza che il contatore è stato attivo in precedenza mentre, con la prima attivazione, non è mai stato attivato prima. La differenza tra subentro e voltura gas è quindi tutto sommato evidente e potrai sempre guardare al contatore per non sbagliare tenendo presente che se è attivo dovrai richiedere una voltura, in caso contrario dovrai richiedere un subentro gas.
Se devi cambiare casa e hai il sospetto che il precedente inquilino sia in ritardo con il pagamento delle bollette gas puoi comunque stare tranquillo. Sia se esegui una voltura che un subentro gas infatti, in quanto nuovo intestatario non sarai tenuto in alcun modo al pagamento delle bollette insolute del vecchio proprietario. Potrebbe però capitare che il nuovo fornitore da te scelto per il subentro gas decida di richiederti di esibire un documento scritto di estraneità con il quale dichiari di essere estraneo da legami con il vecchio intestatario. Con il subentro gas andrai in sostanza a sottoscrivere un nuovo contratto che non ha niente a che fare con il precedente cessato dal vecchio inquilino. Potrai stare tranquillo in quanto il nuovo fornitore potrà richiedere il pagamento delle bollette insolute solamente al vecchio utente che è l’effettivo responsabile del debito. Un fornitore non potrà mai rifiutarsi di attivare una fornitura con un subentro gas e luce per una precedente morosità del vecchio inquilino. Anche quando si parla di intestazione contratti d’affitto con contatore staccato dovrai richiedere un subentro gas.
Alla luce di tutto ciò, a questo punto dovrebbe esserti abbastanza chiaro come e in che situazione specifica richiedere un subentro gas. Andando nello specifico il subentro gas è una procedura di attivazione di un contatore che risulta essere stato precedentemente cessato dal vecchio inquilino. Ricorda che mentre la voltura prevede un cambio intestatario di un contratto esistente, e quindi non prevede alcuna interruzione della fornitura, con il subentro gas procederai a riattivare un contatore disattivato. Per quanto riguarda i costi e i tempi del subentro gas questi dipendono dal fatto se ti trovi con il mercato tutelato o con quello libero. Se decidi per un subentro gas ti consigliamo di muoverti con largo anticipo e magari di procurarti una vecchia bolletta così da avere subito i dati che ti servono per richiedere l’operazione. Con il subentro gas non dovrai pagare penali e potrai scegliere tra le diverse offerte proposte dai fornitori del libero mercato o del mercato tutelato. Ricorda però che la Maggior Tutela andrà a cessare nel gennaio 2022 e, dopo tale data, dovrai per forza di cose scegliere solo tra fornitori del libero mercato. Tieni anche conto che i costi per il subentro gas sono un poco più alti rispetto ai costi previsti dalla voltura e anche i tempi potrebbero essere leggermente più ampi in quanto si dovrà realizzare concretamente la nuova attivazione del contatore.