Come fare il subentro luce:

scopri la procedura da seguire!

Subentro luce, che cos'è

E’ importante per prima cosa non confondere il subentro luce con la voltura. Si tratta di due operazioni tra loro simili ma molto diverse in quanto la voltura è un cambio di intestazione delle bollette con fornitura attiva (e contatore attivo) mentre il subentro consiste nel riattivare un contatore precedentemente disattivato. La prima attivazione invece riguarda quei contatori luce che non sono mai stati attivati prima. Quando ti appresti a traslocare nella nova casa e la luce è assente, molto probabilmente dovrai richiedere un subentro luce in quanto il precedente inquilino potrebbe aver chiuso le utenze. E’ di vitale importanza che tu apprenda la differenza tra subentro e voltura così da non farti trovare impreparato.

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Subentro luce, quando richiederlo

Quando devi cambiare casa è del tutto normale che dedichi del tempo a capire cosa fare con le forniture luce. Quello che dovrai fare, detto francamente, è verificare se il contatore della tua nuova casa sia attivo o meno. Qualora il contatore luce fosse stato chiuso dal precedente inquilino quando proverai ad alzare la levetta per riattivarlo non riuscirai a farlo funzionare. In questo caso dovrai per forza di cose richiedere un subentro luce sottoscrivendo un nuovo contratto luce con un fornitore a tua scelta che potrà essere del libero mercato o del mercato tutelato. Ricorda però che dal gennaio 2022 il mercato a maggior tutela cesserà e quindi non avrai alternativa ai fornitori del libero mercato. Dopo che avrai atteso i tempi subentro luce, il contatore verrà riattivato e potrai godere della luce in casa senza alcun problema. Continua la lettura per avere maggiori informazioni sul subentro luce e gas e capire la differenza tra subentro e voltura così da saperti orientare in ogni circostanza. Parti comunque dal presupposto che il subentro luce è una operazione molto semplice, dovrai quindi capire quando dover richiedere proprio questa operazione e quando invece una voltura.

Documenti per subentro luce: cosa ti serve

Se devi riattivare un contatore luce sarà tuo interesse accelerare i tempi procurandoti tutti i documenti necessari in anticipo. Ricordati che, a differenza della voltura, con il subentro potrai contattare un fornitore a tua scelta in quanto non sarai vincolato in alcun modo dal momento che il contatore è stato disattivato. Viceversa, con la voltura luce si parla di cambio intestatario del contratto e quindi dovrai contattare il fornitore con cui il contratto risulta essere attivo. Facciamo ora il punto su quali sono i documenti per subentro luce di cui avrai bisogno:

  • Dati dell’intestatario del contratto (codice fiscale, carta d’identità, recapito telefonico, indirizzo posta elettronica)
  • Indirizzo (residenza per recapito delle fatture)
  • Codice POD (puoi trovarlo nella bolletta del vecchio inquilino o sul display del contatore luce)
  • Potenza impegnata in kW
  • Codice IBAN se scegli il pagamento con addebito su conto corrente
    Dopo che avrai raccolto i dati relativi ai documenti per subentro luce potrai scegliere la modalità di sottoscrizione del contratto di fornitura. Andando nel dettaglio potrai procedere con il subentro luce con registrazione telefonica contattando il fornitore da te scelto oppure potrai inviare il plico contrattuale direttamente per posta elettronica al fornitore dopo averlo stampato e firmato in tutte le sue pagine. Avrai anche la possibilità di fornire al gestore un numero di cellulare e un indirizzo di posta elettronica mediante il quale potrai ricevere la password con cui firmare elettronicamente il contratto in completa sicurezza.

Quando capisci di dover richiedere proprio un subentro luce sarà tuo interesse procurarti in anticipo i documenti necessari come il codice POD, l’indirizzo, la potenza impegnata in kW e il codice IBAN per i pagamenti con domiciliazione bancaria.

Quanto costa subentro luce: tutte le informazioni utili

Chiaramente anche il costo subentro luce è un dato importante da conoscere. Bisogna anzitutto chiarire che il costo subentro luce non è sempre uguale ma varia a seconda che si sia scelto un fornitore luce del mercato tutelato o di quello del mercato libero. Potrai avere questa scelta solo fino al gennaio 2022, la data della cessazione de Servizio di Maggior Tutela. Con il mercato tutelato il costo subentro luce ammonta a circa 67 euro che sono così suddivisi:

  • 25,81 euro per pagamento di oneri amministrativi al distributore locale
  • 23 euro di contributo fisso per la gestione della pratica del fornitore
  • 16 euro di imposta di bollo
  • Eventuale deposito cauzionale
    Se invece hai deciso di richiedere il subentro luce a uno dei tanti fornitori del libero mercato il costo subentro luce sarà leggermente differente:
  • 25,81 euro di contributo fisso per oneri amministrativi
  • Quota di servizio dai 20 ai 60 euro determinata dal fornitore
    Nel caso tu volessi richiedere oltre al subentro luce anche un aumento della potenza contrattuale, dovrai corrispondere al tuo fornitore un corrispettivo aggiuntivo al costo subentro luce che verrà calcolato sulla base della potenza richiesta.

Se hai deciso di richiedere proprio un subentro luce dovrai sostenere dei costi che variano a seconda che tu abbia scelto un fornitore del libero mercato o di quello tutelato. Per farti un’idea di quanto costa subentro luce sappi che dovrai pagare 25,81 euro per il pagamento degli oneri amministrativi in entrambi casi.

I tempi subentro luce: quello che devi sapere

Una volta deciso di voler richiedere proprio un subentro dovrai per forza di cose anche essere consapevole dei tempi subentro luce così da pianificare l’operazione con largo anticipo e metterti al riparo da possibili ritardi. In questo senso sui tempi subentro luce si è espressa l’Autorità (ARERA) che ha fissato in 7 giorni lavorativi il tempo massimo per la riattivazione di un contatore luce dal momento in cui il cliente ha trasmesso la sua richiesta al fornitore. Andando nel dettaglio il fornitore da te scelto, una volta ricevuta la richiesta, avrà due giorni lavorativi per inoltrarla al distributore locale competente. A questo punto il distributore avrà cinque giorni lavorativi per eseguire materialmente l’attivazione del contatore. Ma cosa capita se il distributore, per qualsiasi motivo, dovesse tardare? In questo caso dovresti sapere che avrai diritto a un risarcimento automatico di 35 euro se l’attivazione avviene entro il doppio del tempo previsto, di 70 euro se avviene entro il triplo del tempo previsto e di 105 euro oltre il triplo del tempo previsto. Il nostro consiglio per metterti al riparo da ogni possibile imprevisto nei tempi subentro luce è quello di anticipare la richiesta di almeno due settimane rispetto all’effettivo trasferimento nella nuova casa. Se possibile dovrai anche richiedere al vecchio proprietario di casa le ultime bollette così da recuperare subito i dati che ti vengono richiesti dal fornitore per il subentro luce. Tieni conto che quando ti ritrovi a entrare in una nuova casa in affitto ti converrà intestare a tuo nome le utenze, in questo caso però dovrai fare una voltura in quanto si parla di una fornitura attiva.

Ti conviene pianificare i tempi subentro luce con largo anticipo per evitare di farti trovare impreparato. I tempi sono fissati dall’Autorità e sono di 7 giorni per la riattivazione del contatore da quanto hai trasmesso la richiesta al fornitore da te scelto.

La differenza tra subentro e voltura

Dopo aver visto quanto costa subentro luce e le tempistiche, non ci resta che spiegarti in modo dettagliato la differenza tra subentro e voltura. Anzitutto sappi che si tratta di due operazioni che sono necessarie in caso di trasloco in una nuova abitazione. Ti abbiamo già spiegato come la differenza fondamentale tra le due operazioni sia la situazione del contatore luce della nuova casa, e questo vale sia per la voltura che per il subentro luce e gas. Quando in casa c’è la luce questo vuol dire che c’è un contatore con contratto di fornitura attivo e dovrai quindi semplicemente cambiare l’intestatario dell’utenza richiedendo una voltura. Se invece la luce non c’è dovrai verificarne il motivo. Se il contatore non è mai stato attivo in precedenza ma è stato solo installato, allora dovrai chiedere una prima attivazione. Se invece era stato attivo in precedenza ma è stato disattivato dal precedente inquilino/proprietario della casa, allora dovrai riattivare la fornitura con il subentro luce, un procedimento analogo alla richiesta di attivazione. La differenza tra subentro e voltura c’è anche per quanto riguarda le tempistiche. Sappi anzitutto che, per quanto riguarda i costi, sono differenti a seconda della tipologia di contratto ma vengono fissati dall’Autorità. Ti verrà richiesto un ulteriore corrispettivo solo nel caso tu volessi chiedere oltre al subentro/voltura anche un aumento della potenza contrattuale. La differenza tra subentro e voltura è più marcata se si parla di tempistiche. Con la voltura infatti ci vanno circa 4 o 5 giorni lavorativi a partire della ricezione dei documenti da parte del fornitore. Per quanto riguarda il subentro luce invece ci vorranno 7 giorni lavorativi dal momento della ricezione documenti.

Le differenze tra subentro luce e gas e voltura sono evidenti nonostante molti confondano queste due operazioni. La voltura consiste in un cambio di intestatario bolletta con contatore attivo, il subentro invece prevede la riattivazione di un contatore precedentemente cessato con una disdetta luce. Per la voltura sono necessari 4 o 5 giorni lavorativi contro i 7 giorni del subentro luce.

Subentro luce: cosa fare se ci sono bollette non pagate?

Potrebbe anche accadere che tu ti trovi nella situazione di dover richiedere un subentro luce quando il precedente intestatario del contratto di fornitura non ha pagato tutte le bollette. Sappi in questo caso, per il subentro come per la voltura, che in nessun caso il fornitore potrà pretendere che sarai tu, il nuovo intestatario, a pagare le bollette non saldate. Con il subentro avrai anche una garanzia in più in quanto riattivando il contatore stipulerai un nuovo contratto che non ha niente a che fare con quello del vecchio inquilino e intestatario. Ricorda quindi che il fornitore potrà pretendere il pagamento delle bollette non saldare solo e unicamente al vecchio utente. A ulteriore garanzia il fornitore luce non può per alcun motivo rifiutarsi di attivarti la fornitura se richiedi un subentro a causa di precedenti morosità dei vecchi inquilini.

Quando si parla di subentro luce non dovresti nemmeno preoccuparti di precedenti bollette insolute in quanto, per nessun motivo, il fornitore potrà rivalersi su di te.

Subentro luce, conclusioni finali

Come hai avuto modo di constatare richiedere un subentro luce è una operazione decisamente alla portata di tutti che ti consentirà di riattivare la luce in una casa dove il precedente inquilino ha richiesto la disdetta luce e la disattivazione contatore. Si tratta di una operazione necessaria ma che ti lascia la possibilità non da poco di scegliere in completa autonomia il fornitore luce con le tariffe per te più interessanti e vantaggiose. Non dovrai pagare alcuna penale e potrai così anche cambiare fornitore rispetto a quello con cui era stato stipulato il precedente contratto dal vecchio proprietario della casa (o inquilino). Per quanto riguarda i costi, sono molto simili a quelli della voltura e si differenziano a seconda che tu voglia riattivare il contatore con il mercato libero o con quello tutelato. Il nostro consiglio è quello di muoverti con largo anticipo così da riuscire a entrare nella nuova casa quando il subentro è stato effettuato. In sostanza dopo che è stata effettuata una disdetta luce su un contatore se vorrai riattivare la fornitura dovrai fare un subentro mentre per cambiare semplicemente l’intestatario di un contratto attivo dovrai orientarti su una voltura delle utenze. Se vuoi semplificare ulteriormente il processo potrai procurarti una vecchia bolletta dell’ex inquilino/proprietario di casa così da avere subito i dati che ti servono come il codice pod e la lettura contatore.

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